Crollo palazzina Avezzano: Marziale voleva farla finita

Non sembrano esserci molti dubbi sulla dinamica e sulle origini della esplosione di una palazzina ieri mattina in Via Alessandria ad Avezzano.

In un primo momento si era pensato all’esplosione causata da una fuga di gas, ma dopo un’attenta osservazione della scena da parte dei Vigili del Fuoco è apparso evidente che quella fuga è stata volutamente causata, con ogni probabilità, da Roberto Marziale, il 53enne estratto vivo dalle macerie. Il tubo del gas, infatti, è stato manomesso, a confermarlo la presenza di una chiave inglese utilizzata per aprirlo. A rafforzare questa ipotesi alcune testimonianze raccolte dagli agenti della Squadra Anticrimine del Commissariato di Avezzano, secondo le quali già in passato Marziale aveva manifestato l’intenzione di farla finita, già due anni fa il 53enne aveva tentato il suicidio. L’esplosione è avvenuta intorno alle 9.30, ma già dalle prime ore della mattina, evidentemente, l’uomo aveva aperto il tubo del gas e si era disteso sul letto. Non era, probabilmente, sua intenzione provocare l’esplosione ma sarà bastato un semplice innesco, l’accensione di un interruttore o qualcos’altro, a causare la terribile deflagrazione che ha fatto crollare parzialmente la palazzina e mandare in frantumi le finestre delle palazzine vicine. Fortunatamente non si sono registrate vittime, lo stesso Roberto Marziale, estratto dalle macerie, non ha riportato ferite particolarmente gravi. Miracolosamente illese la madre Ida Santucci e la zia Maria Cipollone che al momento dell’esplosione erano al piano di sopra in una porzione di pavimento rimasta intatta. Leggermente feriti Tonino Santucci, marito di Maria Cipollone, e l’altra figlia di Ida Santucci che giunta sul posto, presa dal panico, è scivolata sui vetri riportando escoriazioni alle mani e sulle ginocchia. Il Sostituto Procuratore Maurizio Maria Cerrato ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di disastro colposo. Impeccabili le operazioni di soccorso condotte dai Vigili del Fuoco e attraverso il piano di emergenza specifico fatto immediatamente scattare dall’ospedale di Avezzano.

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Luca Pompei: