Cucina: Guida al Sushi sicuro. Alla luce dell’operazione di ieri dei Carabinieri del Nas, consigli e suggerimenti su come evitare rischi se si vuole cavalcare la moda del momento.
Quello del Sushi é certamente uno degli alimenti più delicati al mondo trattandosi di pesce crudo. Nessuno spazio all’improvvisazione anche se il mercato offre notevoli opportunità e non a caso negli ultimi tempi i ristoranti che servono la più nota pietanza giapponese sono cresciuti a dismisura. Non a caso, il capillare controllo del Nucleo antisofisticazione dell’Arma dei carabinieri ha svelato, almeno in Abruzzo, una realtà preoccupante. Il consumatore, da parte sua, ha gli strumenti per non correre rischi, il più importante, come sempre, quello della conoscenza e quello che vogliamo fare é proprio fornire informazioni utili, una sorta di “dovete sapere che” a partire da alcune nozioni basilari su approvvigionamento, tracciabilità, lavorazione e conservazione del prodotto. Le norme esistono, le linee guida sono quelle fornite dalla Asl, basta attenersi, come spiega lo chef Gianluca Cruciani:
“Innanzitutto il pesce deve essere fresco, ma questo non basta, perchè una volta pulito va riposto in un abbattitore di temperatura e poi congelato a -20° per almeno 12 ore. In questo modo si ha la certezza che gli eventuali batteri siano stati distrutti. Il prodotto, una volta scongelato, non può essere nuovamente congelato, tutto ciò che avanza va distrutto.”
Altra importante garanzia é quella del prodotto a miglio zero, ovvero il pesce acquistato prevalentemente da produttori locali:
height=315“Il nostro locale ha aderito anche a Campagna Amica sui prodotti a chilometri zero- ci spiega Sergio Desprini del Casamaki di Pescara – proprio perchè in un momento in cui la moda del sushi sembra aver raggiunto i massimi livelli riteniamo che la qualità resti assolutamente esigenza primaria rispetto alla quantità.”