“Le magnifiche: 33 vite di donne che hanno fatto la storia d’Italia” è il titolo dell’ultima fatica letteraria della scrittrice abruzzese Daniela Musini. Un libro dedicato alle donne che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia, nella cultura, nell’arte e nel costume del nostro Paese.
Daniela Musini, oltre ad essere una scrittrice, è anche pianista, attrice e autrice teatrale e ha allestito, in Italia e all’estero, acclamati recital/concert incentrati sull’opera di Gabriele d’Annunzio e monologhi dedicati a intense figure femminili quali Eleonora Duse e Maria Callas.
Da sempre appassionata di personaggi carismatici di donne, Daniela Musini ha al suo attivo la biografia su Lucrezia Borgia e un saggio e-book dedicato all’universo muliebre dannunziano dal titolo “I 100 piaceri di d’Annunzio. Passioni, fulgori e voluttà”. Per la sua poliedrica attività artistica e per i traguardi raggiunti le sono stati conferiti 36 premi letterari nazionali ed internazionali e 16 premi alla carriera.
Nella presentazione del nuovo volume, che sarà nelle librerie dal prossimo 3 novembre, si legge: ” Chi fu davvero la papessa e come tenne in scacco il papato? Quali segreti si celano dietro alle crudeli congiure ai tempi dei romani? Chi è la prima donna laureata della storia? Da dove nasce l’odio ancestrale tra Isabella d’Este e Lucrezia Borgia? Quale vita si nasconde dietro alla dottrina pedagogica di Maria Montessori? In questi ritratti di donne dal 60 a.C. agli anni ’60 del Novecento, Daniela Musini ha voluto raccontare le vite fiammeggianti di trentatré donne emblematiche, le loro passioni temerarie, le scelte audaci, la fragilità e l’intensità delle loro anime, ma anche l’inarrendevolezza, il talento e la determinazione che le hanno connotate: un excursus avvincente e suggestivo attraverso la femminilità e lo scorrere del tempo.
Donne forti e artefici del proprio destino, ai cui piedi si inchinava tutto il mondo, ma anche donne murate dentro al proprio personaggio e, di conseguenza, irrimediabilmente sole. Da Messalina a Grazia Deledda, dalla regina Margherita di Savoia a Wanda Osiris, passando per colei che ispirò il Manzoni per la monaca di Monza, trentatré donne, diversissime tra loro ma accomunate dalla grandezza del proprio operato. Dal canto alla scienza, dal cinematografo alla guida di uno stato, ognuna di loro ha lasciato il segno nella nostra storia”.