Grande lavoro dei Carabinieri del Nas di Pescara negli allevamenti del teramano danneggiati dal sisma e dal maltempo.
I danni arrecati dal sisma dello scorso 18 gennaio, dalla neve e dal maltempo hanno messo in ginocchio molte aziende zootecniche del teramano dove sono intervenuti anche i Carabinieri del Nas di Pescara. I militari stanno svolgendo un grande lavoro in collaborazione con il servizio veterinario della Asl e con l’Istituto zooprofilattico di Teramo. I militari per la tutela della salute hanno visitato nove allevamenti suini, sei ovicaprini, due bovini e due equini ed hanno monitorato il trasferimento di 1.235 suini verso strutture della zona dichiarate agibili.
In una nota si legge che “Le attività sono state avviate lo scorso 21 gennaio dal Coordinamento regionale per l’emergenza zootecnica, che si è tenuto in Prefettura, a Teramo. In quella sede si è stabilito, tra l’altro, di costituire una task force per la vigilanza delle aziende zootecniche che si trovano nelle aree colpite da sisma e maltempo. Centinaia, infatti, gli allevamenti interessati. Cedimenti strutturali, crolli, assenza di acqua potabile, di energia elettrica e difficoltà di approvvigionamento di mangime e foraggio, sono state le problematiche maggiormente riscontrate, cui si stanno dedicando i Carabinieri del Nas di Pescara e gli altri soggetti istituzionali coinvolti. Al centro dell’attività di vigilanza sanitaria vi è il benessere degli animali. Sono state seguite le operazioni di sgombero di neve, mediante turbine, lungo i tratturi che portano fino alle aziende zootecniche, per consentire l’approvvigionamento di mangime e foraggio. Sono stati interessati i sindaci competenti per l’emissione delle relative ordinanze, utili a poter consentire, mediante ditte specializzate, la rimozione delle carcasse degli animali morti, potenzialmente fonte di rischi sanitari. È stato richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco e del personale del Dipartimento di Prevenzione della Asl, nei casi in cui i crolli hanno interessato strutture in eternit. È stata disposta la ricollocazione dei capi di bestiame vivi rinvenuti in strutture precarie e igienicamente non più idonee. Sono stati ispezionati i locali di stoccaggio latte, annessi alle aziende zootecniche, per la valutazione dell’idoneità strutturale e sanitaria”.