Danni da fauna selvatica in Abruzzo: protesta degli agricoltori stamane davanti alla sede del Consiglio Regionale a L’Aquila, chieste maggiori risorse.
la manifestazione organizzata da Confagricoltura e Cia Abruzzo in occasione della seduta sul bilancio 2017.
“Abbiamo chiesto un incontro al Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso allargato agli Assessori all’Agricoltura Dino Pepe, al Bilancio Silvio Paolucci e ai Parchi Donato Di Matteo e con il Presidente della Terza Commissione Consiliare Permanente Lorenzo Berardinetti per illustrare i punti tuttora critici relativi ai rapporto tra attività agricole e presenza, spropositata, di fauna selvatica” Afferma Mauro di Zio Presidente della CIA Abruzzo “ Molti agricoltori ed allevatori aspettano il pagamento dei danni subiti dalla fauna selvatica dal 2010. I consiglieri regionali devono impegnare le risorse necessarie per consentire la chiusura di rapporti con le Amministrazioni Provinciali la cui delega è passata alla Regione”. Conclude il Presidente Di Zio.“Purtroppo nell’audizione presso la commissione bilancio non sono state fornite alle Organizzazioni agricole i documenti di bilancio per verificare se il capitolo riservato all’agricoltura è stato implementato” insiste Concezio Gasbarro Presidente di Confagricoltura Abruzzo “ sappiamo che anche l’Assessore Pepe ha presentato analoga richiesta ed è per questo che chiamiamo a raccolta il 27 Dicembre gli agricoltori ed allevatori a manifestare davanti all’emiciclo per rafforzare la posizione dell’Assessore”.
CIA e Confagricoltura, poi, chiedono la convocazione di un’apposita Conferenza dei Servizi per dirimere sulla questione dei risarcimenti di danni da fauna selvatica nel regime del “ de minimis “ alla luce della sentenza del TAR delle Marche n. 754/2015 e della decisione della Commissione Europea del 13/06/2015 coinvolgendo attivamente gli Enti Parco in una gestione complessiva dei nostri territori, chiedono, inoltre, la verifica sullo stato dell’arte dell’iter di modifica al Regolamento sulla gestione degli ungulati e la programmazione di una radicale modifica alle leggi regionali in materia venatoria prevedendo una maggiore responsabilizzazione degli ATC relativamente alle attività di monitoraggio, controllo e gestione della fauna selvatica al fine di ridurre al minimo i danni alle coltivazioni ed agli allevamenti.Sul “de minimis” occorre un’assunzione di responsabilità del Presidente D’Alfonso e del Direttore Generale Gerardis per conciliare le diverse interpretazioni dei dirigenti regionali
“non vorremmo che dietro questo teatrino burocratico si celi la volontà di ridurre gli impegni regionali sui pagamenti limitando gli indennizzi a 15.000 in tre anni nelle aree ricadenti nel Parco Velino Sirente nelle aree SIC ed in quelle di competenza regionale” Conclude Gasbarro.