Sono stati reintegrati i sei lavoratori della Dayco di Chieti, sospesi per un comunicato stampa ritenuto lesivo dell’immagine dalla multinazionale.
La protesta ha sortito i suoi effetti positivi e, per i sei lavoratori della Dayco di Chieti che erano stati sospesi , è arrivata la comunicazione che saranno reintegrati. Il casus belli è stato un comunicato inviato alla stampa che non è stato gradito dall’azienda che lo ha ritenuto lesivo dell’immagine della multinazionale. Il provvedimento di sospensione è stato seguito dallo sciopero. Da ieri ,intanto, sembra tornato il sereno nello stabilimento di via Papa Leone XIII.Nel corso della manifestazione di protesta, alla quale hanno partecipato anche delegati nazi0nali della Cgil e Uil, ai sei lavoratori ” in punizione” sono arrivate le telefonate dei vertici aziendali che hanno comunicato la reintegra. Soddisfazione viene espressa sia dai rappresentanti sindacali che dal deputato di Sinistra Italiana Gianni Melilla che aveva portato il caso all’attenzione del Parlamento con una interrogazione.