Sospeso lo sciopero alla Dayco di Chieti dopo che l’azienda e le organizzazioni sindacali hanno convenuto che avvieranno un percorso condiviso per scongiurare i licenziamenti.
L’ obiettivo è abbassare i costi di produzione aggredendo i costi fissi per scongiurare i licenziamenti alla Dayco di Chieti. Da ieri sera, dopo che l’azienda ha convocato la Rsu, è stato sospeso lo sciopero di quattro giorni, iniziato il 5 luglio, indetto per protestare contro l’annunciato esubero di 135 unità lavorative nello stabilimento di Chieti. Nel pieno della protesta, dopo aver incontrato i lavoratori in fabbrica, il sindaco di Umberto Di Primio aveva consegnato per protesta la fascia tricolore al Prefetto Antonio Corona chiedendo di conservarla fino a quando la vertenza Dayco non fosse stata trattata con la dovuta attenzione da parte del Governo e dalla Regione.
Il segretario regionale della Filctem Cgil Carlo Petaccia spiega che si tratta di “Una decisione che, nelle intenzioni dell’azienda, contribuiva a far abbassare il costo del prodotto rendendolo più competitivo. Un primo incontro ufficiale fra le parti è stato fissato per il prossimo 18 luglio. Questo è il risultato di un grande sforzo fatto dai lavoratori attraverso lo sciopero. Non ci sentiamo vittoriosi, ma siamo riusciti a spostare il discorso dal tema dei licenziamenti ad un lavoro condiviso sull’abbattimento dei costi”.