Democratici Cristiani per l’Abruzzo: il bello della Balena Bianca da De Gasperi a Moro per rileggere la storia e non lasciare ai posteri l’idea di un partito di mafiosi e tangentisti.
un’organizzazione prevalentemente culturale, politicamente trasversale e non partitica, quella nata sulla spinta di un convegno ed una mostra promossi dall’Istituto “Giuseppe Spataro” lo scorso febbraio a Pescara dal titolo “Chi erano mai questi democristiani?”. Ed oggi, in occasione della presentazione ufficiale del Movimento Culturale “Democratici Cristiani per l’Abruzzo”, c’erano quasi tutti, vecchi e nuovi protagonisti della scena politica regionale, da Peppino Quieti, Mario Amicone, Antonio Menna, ai consiglieri regionali Alberto Balducci e Alessio Monaco, ad amministratori locali come i sindaci di Città S.Angelo e S.Eufemia Florindi e Crivelli fino ai parlamentari Vittoria D’Incecco e Gianluca Fusilli. Tutti hanno accolto con entusiasmo l’invito dell’ex assessore comunale di Pescara Licio Di Biase:
“Nel documento che raccoglie le nostre idee programmatiche – sottolinea Di Biase – non solo la rilettura della storia della Democrazia Cristiana, il partito che ha accompagnato questo paese dalla povertà del dopoguerra ad un ruolo di primo piano tra le potenze economiche nel mondo, pur prendendo le distanze da infiltrazioni che inevitabilmente hanno deturpato l’immagine, riteniamo sia ancora importante, in questa fase storica, ribadire certi valori e nostro compito sarà quello di stimolare la politica a fare scelte popolari e non populiste, garantire partecipazione democratica, pluralismo, dialettica, con un occhio di riguardo per la solidarietà e la sussidiarietà, come i nostri padri ci hanno insegnato.”
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