Alla notizia riguardante le denunce dei manifestanti dopo visita del premier Renzi a L’Aquila il Coordinamento No Ombrina replica respingendo le accuse.
Il Coordinamento No Ombrina ,dopo aver appreso dalla stampa che alcune persone sarebbero state denunciate per la manifestazione di protesta,organizzata a L’Aquila , in occasione della visita del presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, respinge le accuse.
In una nota il Coordinamento dice “Riteniamo le accuse del tutto prive di fondamento, per le più gravi basta guardare i video girati da testate localie nazionali. Abbiamo già espresso rincrescimento per la poliziotta ferita ma fu a causa di un contatto tra lei e un collega. In generale non si può certo scaricare sui manifestanti l’approssimativa, caotica ed inadeguata gestione dell’ordine pubblico di quella giornata, addirittura con cariche a freddo tra i giornalisti.In questi anni abbiamo organizzato decine di eventi e diverse manifestazioni con migliaia o decine di migliaia di partecipanti senza che rimanesse a terra neanche una carta. Ci siamo presentati a L’Aquila con poche centinaia di persone, a volto scoperto e solo la bandiera No Ombrina tra le mani. Diversi manifestanti superavano la sessantina. Infine ricordiamo che le nostre istanze nel frattempo sono diventate leggi dello Stato votate dal Parlamento. Evidentemente avevamo ragione a contestare chi, come Renzi, non voleva ascoltare il popolo e le istituzioni abruzzesi “.