Il giorno dopo la dolorosa scelta di chiamarsi fuori dalla competizione elettorale, l’ex deputato Fabrizio Di Stefano spiega le ragioni ed annuncia la caccia ai suoi candidati.
Dalla possibilità di correre da solo con le sue liste civiche a quella di accordarsi con il centrodestra, Fabrizio Di Stefano sorprende tutti annunciando la sua uscita di scena dalla competizione per le Regionali del 10 febbraio. Una decisione sofferta ma che tiene fede alla sua coerenza, alla luce di uno scenario, in particolare quello del centrodestra, che, a suo dire, non promette nulla di buono:
“Se avessi deciso di correre da solo – spiega Di Stefano – mi avrebbero accusato, in caso di sconfitta, di esserne la principale causa. Tuttavia mai avrei potuto accordarmi con Marsilio, che stimo sotto il profilo umano e politico, ma resta comunque frutto di una scelta imposta da Roma e che poco ha a che fare con l’Abruzzo.”
Non riusciamo, però, ad immaginarci uno come Di Stefano totalmente disinteressato ad un appuntamento elettorale così importante:
“Lascerò che i candidati delle mie liste scelgano in piena libertà cosa fare e valuteremo, territorio per territorio, come muoverci, certo è che da questa mattina non faccio altro che rispondere a chiamate di rappresentanti politici che mi chiedono di poter contattare i miei candidati, mi hanno accusato di avere poco peso, ma devo dedurre, alla luce di questo, che non è cosi.”
Intanto non si fa attendere la replica del candidato di centrodestra Marco Marsilio che in una nota spiega:
“Apprezzo il fatto che non si voglia prestare a strumentalizzazioni e a fare l’utile idiota della sinistra, come accaduto altrove, dove candidature alternative, ma marginali e opposte al centrodestra, servono solo ad aiutare i nostri avversari a vincere e a dare all’Abruzzo un triste destino di declino, come sta avvenendo in questi anni”. “Le critiche di Di Stefano? – ha proseguito Marsilio – Questo è un mio dovere, ovvero dimostrare con programmi e fatti di essere all’altezza di questa candidatura, di poter rappresentare davvero quel segnale di cambiamento che l’Abruzzo aspetta e di convincere anche così chi magari ha dubbi. Per questo faccio un appello ai dubbiosi, agli amici di Fabrizio Di Stefano, a valutare la qualità delle nostre idee, a dare anche contributi per formare una squadra sempre più forte per governare l’Abruzzo del futuro”.
Resta però, in Di Stefano, qualche rammarico?
“L’unico rammarico è che ad un mese dalle elezioni non sento ancora parlare di programmi veri e credibili per il nostro Abruzzo, ma solo una grande corsa al potere assolutamente priva di contenuti.”
IL SERVIZIO DEL TG8:
vorrei conoscere il programma di Marsilio, prima di votarlo.