Dialisi all’ospedale di Penne: monta la protesta dopo la giornata da incubo vissuta ieri dai pazienti del reparto dialisi costretti ad attendere otto ore prima di ricevere assistenza.
Un problema di natura idraulica, come da noi pubblicato nella mattinata di ieri, ha provocato l’allagamento dei locali dove sono sistemati i macchinari per la dialisi, costringendo coloro che già stavano svolgendo il trattamento a restare bloccati con gli aghi ancora in vena, in attesa che venisse ripristinata la situazione alla normalità, ed altri ad attendere anche otto ore prima che il tecnico dell’osmosi verificasse che le condizioni igienico sanitarie fossero sufficienti. L’allarme, ieri, lanciato dall’Aned (Associazione Nazionale emopatici e dializzati), ed amplificato oggi dal comitato “Salviamo l’ospedale di Penne” che da mesi combatte contro uno stato di graduale abbandono del nosocomio, puntando l’indice, al di là della precaria situazione in cui sono costretti a vivere i dializzati dell’area vestina, anche su altri aspetti come la sospensione dei ricoveri ordinari in ortopedia.