9 ex dirigenti del Consorzio di Bonifica Sud, tra presidente, commissari e direttori tecnici, posti sotto inchiesta dalla Procura di Vasto, a vario titolo, per concorso continuato in abuso d’ufficio.
Già notificato dal Procuratore Capo della Repubblica di Vasto Giampiero Di Florio l’avviso di conclusione delle indagini preliminari agli indagati che all’epoca dei fatti ricoprivano importanti ruoli di responsabilità. Si tratta di Fabrizio Marchetti ex presidente; l’ ex direttore Nicolino Sciartilli; l’ex responsabile unico del procedimento Michelangelo Magnacca; gli ex commissari Rodolfo Mastrangelo e Sandro Annibali; i tecnici incaricati delle progettazioni Sante Di Giuseppe, Giovanni Sportelli e Gilda Buda, oltre a Giuseppe Latte Bovio procuratore di una ditta di Casoria. Secondo l’accusa le ipotesi di reato si concentrano tutte sui lavori per il completamento della Diga di Chiauci, impianto che si trova in Molise, ma che attinge le sue risorse idriche dal Trigno allo scopo di prevenire, specie per gli agricoltori della zona, il problema della siccità. Nel dispositivo di chiusura indagini si parla di ingiusti vantaggi patrimoniali in favore di alcuni studi tecnici e conseguente danno al Consorzio. L’ordinanza recita testualmente – anche facendo ricorso a un sistematico e fraudolento frazionamento nel tempo e nell’importo stimato delle convezioni stipulate per gli incarichi, oltretutto senza l’attivazione delle procedure di evidenza pubblica previste dal codice degli appalti. Tra le ditte che avrebbero illecitamente usufruito dei vantaggi uno studio d’ingegneri associati per oltre 300 mila euro; una ditta di Casoria per circa 180 mila euro; vari tecnici per prestazioni dilatate in 5 anni per complessivi 400 mila euro: mentre all’ex presidente Marchetti viene contestato il fatto di essersi appropriato di oltre 7 mila euro addebitati sul conto di tesoreria a lui intestato o ricevuti direttamente a titolo d’indennità e rimborso spese a fini istituzionali del Consorzio.