L’europarlamentare Massimo Paolucci, alla luce dell’esito conclusivo del processo sulla discarica di Bussi presenta un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere lumi sui trattati comunitari sulla giustizia in materia ambientale.
L’on Paolucci afferma che la conclusione del processo Bussi sulla discarica Tre Monti di Bussi sul Tirino in Abruzzo è un grave precedente sulla strada del principio secondo cui chi inquina paga stabilito nei Trattati e rischia di inficiare il diritto di tanti altri cittadini italiani all’accesso alla giustizia.
In una nota l’europarlamentare scrive che “Attraverso questa sentenza, chi ha causato un enorme danno ambientale non sarà considerato responsabile né dovrà sostenere alcun costo di riparazione e bonifica lasciando, così, che i costi sostenuti dalla collettività nei dieci anni di commissariamento restino sulle spalle dei cittadini abruzzesi e italiani. Questo perché le autorità giudiziarie italiane hanno applicato le norme di prescrizione guardando al solo criterio temporale, inficiando non soltanto la possibilità di punire e obbligare ai risanamenti e alle bonifiche i responsabili di inquinamenti del passato, ma anche condizionando tutti i processi in corso in Italia per reati simili e per gran parte delle bonifiche non ancora attuate.
Ho, quindi, presentato alla Commissione europea una interrogazione per chiedere in che modo si possa assicurare che i princìpi dei Trattati e la normativa comunitaria in materia di ambiente, di responsabilità ambientale e di accesso alla giustizia siano pienamente riflettuti negli ordinamenti nazionali”.