E’ stato rinviato al 20 gennaio del 2020 il processo sulla mega discarica di Bussi sul Tirino, in Val Pescara, per il risarcimento civile intentato dal Ministero dell’Ambiente alla Edison.
L’Avvocatura dello Stato produrrà entro quella data una memoria e i giudici dovranno decidere l’istanza istruttoria per accedere alle prove che verranno ulteriormente portate. L’Avvocatura dello Stato, rappresentata dall’avvocato Cristina Gerardis, riproporrà al processo civile l’istruttoria che fu la base del processo penale in Corte d’Assise D’Appello a Chieti.
Il Tribunale si è riservato, con sentenza definitiva, di decidere sulle prescrizioni agli imputati che le difese hanno presentato. Gli ambienti legali di entrambe le parti fanno notare che i giudici avrebbero potuto eccepire le prescrizioni subito, ma così non sarà e il dibattito andrà a termine regolarmente.
Il processo civile era ripreso oggi a L’Aquila, davanti al giudice del Tribunale Monica Croci, con la richiesta, anche da parte della Regione Abruzzo, di un miliardo di euro quale risarcimento ambientale e danno di immagine. L’azione processuale è stata intrapresa, insieme al Ministero dell’Ambiente, nei confronti della multinazionale Edison Spa e dei sei degli imputati in sede penale.
Il verdetto del giudizio penale, nell’autunno scorso, si era concluso con la dichiarazione di prescrizione di entrambi i reati per cui si è proceduto, disastro ambientale e avvelenamento delle acque destinate al consumo umano. A conclusione del processo penale, lo scorso mese di marzo, l’Avvocatura dello Stato aveva notificato la citazione, firmata dagli avvocati Massimo Lucci e Cristina Gerardis, nei confronti di Edison Spa e dei sei ex imputati.