Discarica dei veleni Bussi: Finalmente un’indagine epidemiologica per certificare quale sia stata la portata del danno provocato da anni di sversamento nelle falde acquifere.
Che giunga in ritardo poco conta, la decisione da parte della Direzione Generale della Regione di dare mandato al reparto di Epidemiologia ambientale dell’Istituto Superiore della Sanità di effettuare uno studio in tal senso è quanto mai opportuna. Saranno migliaia i casi sotto osservazione in una finestra temporale, presumibile, che va dal 1995 al 2014, raccolti dalle utenze dei pozzi nell’area di Bussi, i cui dati saranno incrociati con quelli relativi a ricoveri ospedalieri e cause di mortalità registrate. Questo il criterio che sarà adottato stando a quanto riferito dal direttore del reparto di Epidemiologia Pietro Comba:
“Cercheremo di coinvolgere il più ampio numero di utenze – specifica il direttore del reparto di Epidemiologia Comba – partendo dalla peggiore delle ipotesi per poi, con l’arrivo dei primi dati, fare una scrematura, certamente parliamo di diverse migliaia di persone interessate alla ricerca.”
Un contributo importante all’indagine saranno chiamati a darlo altri organismi, oltre all’Istituto Superiore di Sanità, anche l’Agenzia regionale della Sanità, la Asl, l’Istituto Zooprofilattico e l’Arta:
“Non solo – precisa il Direttore generale della Regione Cristina Gerardis – ma in varie fasi coinvolgeremo anche i Comuni per cercare di raggiungere una copertura la più ampia possibile, credo che questa indagine sia assolutamente importante, al di là delle vicende giudiziarie, per avere un quadro preciso su quanto accaduto in questa vallata del pescarese.”
Il servizio del Tg8:
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