Una nuova udienza domani in Cassazione relativa all’infinita vicenda giudiziaria per la discarica dei veleni in Val Pescara. Ambientalisti preoccupati per il rischio prescrizione.
Domani 13 marzo, in Cassazione, è il giorno dell’udienza per il processo sulla cosiddetta mega discarica dei veleni di Bussi sul Tirino (Pescara) della Montedison ma il Wwf Abruzzo, pur dicendosi in attesa, “fiducioso per la sentenza e la bonifica”, afferma che “l’udienza è a rischio, e incombe la prescrizione, per lo sciopero proclamato dagli avvocati”.
“In verità – afferma il Wwf – il codice deontologico dei legali stabilisce che non debba esserci astensione dalle udienze qualora sia imminente la data di prescrizione del reato e nel caso di Bussi il disastro ambientale sarebbe prescritto tra appena un mese. In ogni caso lo sciopero, qualora fosse confermato dai legali interessati al caso a dispetto di quanto previsto dalla deontologia professionale, determinerebbe un allungamento dei tempi: il termine per la prescrizione potrebbe e anzi dovrebbe essere spostato per consentire il recupero dell’udienza eventualmente saltata”. “La Giustizia – commenta il delegato Abruzzo del WWF Italia Luciano Di Tizio – dovrà necessariamente avere modo di esprimersi chiudendo finalmente questa lunghissima pagina. La nostra associazione, parte civile con l’avv. Tommaso Navarra sin dall’inizio del procedimento, attende fiduciosa il responso della Corte. Resta il fatto che il territorio, al di là della decisione definitiva che attendiamo presto, sarà veramente risarcito soltanto con una totale bonifica dei terreni contaminati”.