E’ stato pubblicato oggi l’avviso pubblico predisposto dal Comune di Chieti per la ricerca urgente di immobili pubblici o privati e strutture ricettive per le famiglie rimaste senza casa a causa del dissesto idrogeologico
L’Amministrazione comunale ricorda che si tratta di famiglie destinatarie dei Cas, i contributi di autonoma sistemazione, a seguito dell’ordinanza di “interdizione degli immobili ricadenti nel versante nord della collina di Chieti, colpito dal progredire del dissesto idrogeologico”.
L’avviso è finalizzato a creare un elenco di immobili immediatamente disponibili nel territorio comunale, oppure nei comuni limitrofi, da concedere in affitto alle famiglie che si trovano in una situazione di disagio abitativo e che, dopo i provvedimenti sugli alloggi lesionati, non hanno trovato una sistemazione alternativa.
L’avviso e i moduli per le richieste: https://www.comune.chieti.it/il-comune/concorsi-bandi-gare-e-avvisi/concorsi-e-avvisi-pubblici/dissesto-idrogeologico-avviso-pubblico-per-elenco-proprietari-alloggi-da-affittare-in-autonoma-sistemazione.html
Il sindaco Diego Ferrara spiega che: “Questo avviso è, insieme, un appello, che scaturisce dall’applicazione dell’Ordinanza del Capo della Protezione Civile OCDPC 1021 del 12/09/2023 – Primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei mesi di maggio e giugno 2023 nei territori delle province di Teramo, Pescara e Chieti, che ci riconosce risorse per la gestione dell’emergenza e un supporto alla popolazione interessata dai provvedimenti.
Sono tanti gli alloggi sfitti in città e con questo avviso il Comune vuole agevolare anche il dialogo fra proprietari e inquilini affinché possano essere utili a un’utenza che ha urgenza di risposte. Nel nostro caso si tratta di famiglie che si sono ritrovate senza un tetto, la maggior parte proprietarie degli alloggi lasciati, che ha acquistato usando i risparmi di una vita e che stanno attraversando anche un periodo doloroso per via del distacco dalle proprie cose. Per questo ci appelliamo ai proprietari perché rispondano all’avviso e creino la possibilità di restituire loro un tetto temporaneo, avendo, peraltro, risorse governative certe a copertura degli affitti. Il contratto di locazione sarà stipulato tra il proprietario dell’abitazione resasi disponibile e il nucleo familiare individuato che resterà così unico contraente e unico obbligato al pagamento del canone di locazione e alla manutenzione ordinaria. Dovendo affrontare una situazione in evoluzione, così come abbiamo fatto per l’avviso ai cittadini per la richiesta del contributo in autonoma sistemazione, l’Amministrazione si riserva di riaprire il termine di scadenza dell’avviso in ragione del persistere delle necessità di alloggi.
Sul fronte operativo continuano i monitoraggi e sta per partire il cantiere per le prime opere di mitigazione del rischio su Viale Gran Sasso con la realizzazione di nuove paratie per messa in sicurezza stradale del tratto del viale verso piazza Falcone e Borsellino e l’apposizione di una rete “tirantata” nella zona che si affaccia sul fosso Santa Chiara lato via Arenazze”.
Ecco cosa prevede l’avviso:
Il Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS) prevede che Il Commissario delegato, anche avvalendosi dei soggetti attuatori, è autorizzato ad assegnare ai nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta in tutto o in parte, o sia destinataria di provvedimenti di interdizione, un contributo per l’autonoma sistemazione stabilito rispettivamente in 400 euro per i nuclei monofamiliari, in 500 per i nuclei familiari composti da due unità, in 700 per quelli composti da tre unità, in 800 per quelli composti da quattro unità, fino ad un massimo di euro 900 mensili per i nuclei familiari composti da cinque o più unità.
Qualora nel nucleo familiare siano presenti persone di età superiore a 65 anni, portatori di handicap o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, è concesso un contributo aggiuntivo di 200 mensili per ognuno dei soggetti sopra indicati, anche oltre il limite massimo di euro 900 mensili previsti per il nucleo familiare.
Il Comune spiega che “la parte di popolazione che si trova in una condizione di disagio a causa dello stato del proprio alloggio, per questo abbiamo chiesto e ottenuto il riconoscimento dello Stato di emergenza a causa della gravità della situazione teatina, a seguito del quale vengono riconosciuti anche doverosi benefici economici CAS a decorrere dalla data indicata nel provvedimento di interdizione dell’immobile e sino a che non si verifichino condizioni per il rientro nell’abitazione, o si opti per un’altra situazione stabile, comprese le assegnazioni di alloggi disponibili pubblici e comunque non oltre la data di scadenza dello stato di emergenza”.