Don Massimiliano De Luca, il sacerdote delle periferie difficili, da Fontanelle a Rancitelli ribadisce il suo grido d’allarme, denunciando l’assenza totale delle istituzioni.
Lo aveva fatto anni fa, quando era parroco di Fontanelle, denunciando, proprio dai microfoni della nostra trasmissione “In Cronaca”, l’assoluta mancanza delle istituzioni in un quartiere allo sbando preda di degrado e criminalità. Torna a farlo, a distanza di anni, ora che è parroco della Chiesa degli Angeli Custodi, in un altro quartiere difficile, quello di Rancitelli, all’indomani dell’aggressione ad una Troupe della Rai all’interno del cortile del cosiddetto “Ferro di Cavallo”:
“Questo quartiere tra gli anni ’50 e gli anni ’60 era il simbolo del boom economico dove venivano costruite abitazioni per tutti coloro che dall’entroterra venivano qui a lavorare. Con gli anni c’è stata una trasformazione radicale che le istituzioni e la politica non hanno saputo interpretare, lasciando a questo territorio lo scomodo ruolo di valvola di sfogo. Non c’è stato un ricambio generazionale e così le case si svuotano, gli appartamenti non si affittano o vendono più ed io mi ritrovo a celebrare più funerali che battesimi. In più alcune zone sono state colonizzate da gruppi criminali che dettano legge senza che nessuno intervenga. Quello che non hanno saputo comprendere le istituzioni è che basterebbero più servizi per alzare il livello di qualità della vita, ed invece da decenni hanno continuato ad alimentare questa lenta agonia, facendo di questo quartiere una vera e propria discarica sociale.”
Il servizio del Tg8