Abruzzo regione con i comuni medio-piccoli più virtuosi per la donazione degli organi. In vetta c’è Guardiagrele. Sul resto del podio altri due comuni abruzzesi: Quadri e Sante Marie
Anche quest’anno Guardiagrele è al primo posto tra i comuni italiani medio-piccoli per la donazione degli organi. Al secondo posto Quadri, altro comune della provincia di Chieti, e al terzo Sante Marie, in provincia dell’Aquila.
Nel complesso l’Abruzzo si piazza al dodicesimo posto tra le regioni italiane, con la fascia d’età più generosa quella tra i 31 e i 40 anni, con il 75,6% dei consensi.
È quanto emerge dalla quinta edizione dell’Indice del Dono, il rapporto del Centro nazionale trapianti (Cnt) che analizza i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2023 al rinnovo delle carte d’identità nelle anagrafi di oltre 7mila Comuni italiani. L’Indice è pubblicato da Cnt in vista della Giornata nazionale della donazione degli organi di domenica 14 aprile.
I valori sono espressi in centesimi e tengono conto di indicatori come la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi.
Guardiagrele, con un indice del dono di 88,92/100, una percentuale di consensi del 97,2% e un’astensione del 22,5%, ha confermato pertanto la guida della classifica di comuni tra i 5mila e i 30mila abitanti.
Il secondo paese, Quadri, ha un indice di 81,89/100: il consenso è stato totale (100%, nessuna opposizione registrata), ma il tasso di astensione alto (il 45,3% di chi ha chiesto la carta d’identità non ha voluto dichiarare alcuna volontà sulla donazione, né positiva né negativa).
Terzo posto regionale per Sante Marie, con un indice di 80,26/100.
L’Abruzzo è complessivamente al 12esimo posto tra le regioni italiane con un tasso di consenso del 67% e un’astensione del 41,4% contro una media nazionale di 68,5% di sì e di 41,8% di astenuti.