La Procura di Teramo ha aperto un fascicolo sulla morte di Pamela Di Lorenzo, colpita da un fulmine sulla spiaggia di Alba Adriatica
La famiglia, dopo la morte della 42enne, ha presentato una denuncia e chiede che venga fatta chiarezza sulla tempestività dei primi soccorsi e sulla mancanza di un defibrillatore nelle vicinanze della spiaggia in cui, lo scorso 3 agosto, Pamela Di Lorenzo è stata colpita dal fulmine.
La donna è morta all’ospedale ‘Giuseppe Mazzini’ di Teramo dove era stata trasportata dal 118. Leggi anche: E’ morta la donna colpita dal fulmine sulla spiaggia di Alba Adriatica
Ora saranno le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Teramo a fare luce sulla vicenda e importanti risposte arriveranno dall’autopsia eseguita questa mattina dall’anatomopatologo Giuseppe Sciarra su disposizione del magistrato Greta Aloisi.
L’esame autoptico avrebbe stabilito che la forte scarica elettrica scatenata dal fulmine e l’arresto cardiaco che ne è stato la conseguenza, hanno lasciato la 42enne troppo a lungo senza ossigeno e questo avrebbe provocato danni cerebrali irreversibili, che a distanza di diversi giorni dalla tragedia, ha portato al decesso.
Intanto la Camera ardente è stata allestita all’ospedale ‘Giuseppe Mazzini’di Teramo. I funerali saranno celebrati il 16 agosto, alle ore 17, nella chiesa Santa Maria in Villa Fiore ad Alba Adriatica.
I familiari con un grande gesto d’amore hanno regalato la vita ad almeno altre sette persone donando gli organi di Pamela Di Lorenzo, espiantati ieri all’ospedale teramano dalle equipe mediche di quattro ospedali, provenienti da Torino, Napoli, Roma e L’Aquila.