Fedele al suo mandato aveva espresso chiaramente la sua contrarietà al ritorno al doppio senso su Corso Vittorio e con coerenza l’assessore Civitarese ha puntualmente annunciato le dimissioni.
In un’intervista rilasciata proprio al Tg8, qualche tempo fa, sull’argomento il prof. Stefano Civitarese Matteucci era stato molto chiaro:
“Quando sono stato chiamato dal sindaco mi é stata data l’indicazione di sviluppare un programma ben preciso teso ad una viabilità sostenibile” ci disse.
Va da se che ripristinare il doppio senso su Corso Vittorio Emanuele a Pescara non rientra in quel concetto di viabilità rispettosa dell’ambiente, ecco perché, alla luce della decisione del sindaco di Pescara Marco Alessandrini di assecondare le istanze dei commercianti, Stefano Civitarese, con coerenza, non ha potuto che annunciare le sue dimissioni. Fonti interne a Palazzo di Città parlano di un tentativo, in queste ore, di ricucire lo strappo, resta però evidente che la scelta di riportare le auto su Corso Vittorio Emanuele anche in direzione nord-sud, rappresenti, comunque, un cambio di rotta rispetto ad un’idea di città che si era annunciata nel programma di governo. Questa mattina è arrivata la risposta del sindaco, Marco Alessandrini, che prende atto della decisione.
“Mi sento di dire un grande grazie a Stefano Civitarese per aver messo in questi due anni di amministrazione un grande impegno nel suo lavoro. Mi dispiace che il progetto più importante che ha seguito, quello sull’area di risulta, terminato e che deve approdare in aula, non sarà portato da lui. Ci sono state naturalmente visioni diverse sulla questione della mobilità, penso quindi che la nostra amministrazione andrà avanti, in una squadra sta chi ha voglia di starci e noi ci vogliamo stare e andremo avanti fino alla fine del nostro mandato, con l’idea che la prima cosa di cui saremo grati a Civitarese sarà il progetto dell’area di risulta che rappresenta un po’ la sua eredità”.
Stefano Matteucci Civitarese, ricambiando i ringraziamenti di Alessandrini, precisa meglio al microfono del Tg8 la sua decisione:
“Capisco che la politica é fatta di mediazione – dice – ma io sono comunque principalmente un tecnico chiamato a portare avanti una linea programmatica ben precisa, non si tratta di fare rinunce per il bene di tutti, ho già fatto molte rinunce rispetto ad un’idea di mobilità sostenibile puntualmente mortificata, ma non me la sento di essere ostaggio di determinate categorie in questa città. Sull’area di risulta ho già firmato la delibera quindi non c’é nessun progetto lasciato in sospeso, il documento é lì in Comune a disposizione del Consiglio Comunale.”
entrato in Giunta con un rimpasto nell’ottobre 2016, erano: Urbanistica, Viabilità, Mobilità, Parcheggi e Programmi complessi, Smart city, semplificazione amministrativa e Relazioni internazionali.