Alla luce dell’ultimo sversamento nel fiume Pescara, il popolo di Facebook si mobilita: “Salviamo nostro fiume!”. La foto diventa virale.
Una semplice immagine del fiume che taglia in due e dà il nome alla città, una scritta essenziale ma eloquente: “Salviamo il fiume Pescar!a”. Su Facebook Pescaresi e non si mobilitano per il corso d’acqua che scorre lungo la città. Di oggi la notizia dell’ennesima rottura con conseguente sversamento di liquami nel fiume. I cittadini alzano la voce e chiedono risposte e interventi urgenti per ripulire e risanare il fiume e di conseguenza anche il mare. Al capezzale del corso d’acqua ormai malato da tempo per via di scarichi abusivi e incuria, i Pescaresi chiedono interventi drastici. Il fiume è parte integrante della città, ne racconta la storia e ne nutre l’economia fatta di pesca e tradizione. Ora i cittadini pretendono soluzioni definitive affinché il loro fiume, se non da bere, torni almeno ad essere degno di tale nome: fiume, appunto, non cloaca. Interventi sono in corso da parte di istituzioni ed enti preposti per combattere scarichi abusivi e tentare di risanare il corso d’acqua, ma i cittadini chiedono che i progetti si concretizzino e si dia attuazione piena al piano di recupero del Pescara. Su Facebook la mobilitazione e la condivisione è massima: Salviamo il mostro fiume!”, che equivale a dire, il nostro mare e la nostra città.
L’Aterno-Pescara (Aternus in latino) è il fiume più lungo d’Abruzzo e il maggiore per estensione di bacino (3.190 km²) fra quelli che sfociano nell’Adriatico a sud del Reno.
Il fiume nasce come Aterno sui Monti della Laga, nei pressi di Montereale, e si sviluppa prevalentemente tra la provincia dell’Aquila e quella di Pescara, toccando in minima parte anche la provincia di Chieti; nei pressi di Popoli si unisce al fiume Pescara e sfocia nel mare Adriatico nell’omonima città.