L’Abruzzo in 10 anni, dal 2008 al 2018, ha perso 14 mila posti di lavoro come emerge dalla analisi della Cisl e dell’economista Giuseppe Mauro che chiedono alla Regione politiche a sostegno soprattutto delle PMI.
Il segretario generale della Cisl Abruzzo e Molise Leo Malandra e l’economista Giuseppe Mauro, ordinario di Politica Economica presso la Facoltà di Economia dell’Università D’Annunzio di Pescara-Chieti hanno presentato un’analisi sulla situazione economica e occupazionale in Abruzzo dalla quale emerge che il 70% dei nuovi occupati ha contratti a tempo determinato e l’80% delle piccole imprese, che rappresentano l’85% del sistema produttivo abruzzese, ha meno di 5 dipendenti. Sono generalmente aziende sottodimensionate che non hanno propensione all’innovazione e alla ricerca e non operano in contesti nazionali, nè tantomeno internazionali, ma prevalentemente in quelli locali. Il segretario Malandra ha anche illustrato le proposte del sindacato per lo sviluppo economico ed occupazionale sollecitando la Regione e la Fira a concretizzare aiuti e finanziamenti alla luce dei progetti, presentati e concertati con i sindacati, quali Masterplan, Carta di Pescara e Patto per lo Sviluppo. Il segretario Malandra ha, inoltre, evidenziato che c’è necessità di un patto con il sistema bancario perchè le piccolissime imprese non ce la fanno a reggere la competività sui mercati.