L’Abruzzo mostra capacità di resilienza secondo l’economista Giuseppe Mauro il quale afferma che una delle principali sfide che deve affrontare è quella dell’innovazione
Il professore Giuseppe Mauro ha illustrato una attenta analisi che ha elaborato sulla situazione economica regionale durante l’Abruzzo Economy Summit che si è svolto all’Aurum di Pescara.
L’economista ha spiegato che «Nonostante la crisi finanziaria del 2007 – 2008, la pandemia del 2020 e l’attuale conflitto bellico, eventi negativi di straordinaria importanza, la regione Abruzzo ha mostrato capacità di resilienza mantenendo nel rapporto export/valore aggiunto un’incidenza praticamente doppia rispetto al Mezzogiorno.
L’export costituisce il fiore all’occhiello del tessuto produttivo abruzzese e, secondo l’Istat, nel trimestre 2023, l’occupazione è cresciuta di ben 21mila unità lavorative, con una percentuale del 4,4% rispetto al periodo precedente (l’Italia 1,7%).
Inoltre con un tasso di attività del 67,1%, nel terzo trimestre del 2023 , l’Abruzzo supera il valore nazionale che è pari al 66,7%.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza rimane uno strumento fondamentale per realizzare un processo di sviluppo all’interno di un percorso riformatorio e le Zes costituiscono un ulteriore momento di riflessione e un’opportunità di crescita per la regione.
Coniugare il potenziamento dell’infrastruttura portuale e ferroviaria con gli obiettivi della transizione ecologica e digitale può significare per l’Abruzzo una grande piattaforma di scambio e di produzione al centro del Mediterraneo.
Riprendendo una riflessione di Keynes si può concludere che i cambiamenti sono sempre sofferti e comportano spesso situazioni di difficoltà per coloro che li vincono in prima persona. Ma fanno parte del ciclo della storia perciò vanno visti in prospettiva l’Abruzzo sembra in grado di saperli affrontare».
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