In vista delle elezioni regionali del 2024 il centrosinistra scalda i motori. Il sindaco Gianguido D’Alberto propone di seguire il “Modello Teramo” e creare una coalizione ampia aperta ai gruppi civici
In tanti ieri pomeriggio hanno partecipato all’iniziativa “Abruzzo, Insieme, Ora” nella sala polifunzionale della Provincia di Teramo. L’iniziativa regionale è stata promossa dal sindaco D’Alberto per favorire il coinvolgimento e l’aggregazione di tutti i partiti e le forze civiche, riformiste e progressiste abruzzesi attorno a un progetto, forte e credibile, alternativo all’attuale amministrazione regionale.
D’Alberto ha ribadito che «In vista del prossimo appuntamento per le elezioni regionali avvertiamo la necessità di tornare a confrontarci sui temi prioritari per lo sviluppo del nostro Abruzzo per costruire insieme a tutti i partiti, alle realtà civiche, ai movimenti e alle associazioni che hanno a cuore il destino della nostra regione, un progetto alternativo alle destre. E vogliamo farlo ripartendo da quelle esperienze che, proprio in Abruzzo, hanno rappresentato dei veri e propri laboratori vincenti grazie al rinnovato rapporto tra gli attori politici, i movimenti e le forze sociali e civili, con i territori, con i cittadini. Ciò che deve continuare a guidarci, come è sempre stato, è la visione di una politica realmente a servizio della comunità.
La volontà è quella di proseguire, sviluppare ed ampliare un percorso comune che, insieme ad altri amministratori locali, abbiamo già avviato da tempo e che guarda a rafforzare quel modello che vede insieme forze politiche e civiche in un progetto condiviso e di ampio respiro.
Le sfide ambiziose che abbiamo di fronte ci chiamano tutti a responsabilità, qui e ora, per la costruzione del futuro delle nostre comunità e dei nostri territori. La nostra è una Regione dalle eccezionali potenzialità e dalle straordinarie specificità, che nel corso di questi anni non sono state adeguatamente valorizzate. Questo per via di indirizzi politici che non sono riusciti a rappresentare i diversi territori. E’ ora di dire basta all’Abruzzo a diverse velocità, nella consapevolezza che un territorio, come ho avuto modo di dire più volte, cresce solo se cresce, in modo organico, tutto insieme».