I vice premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio oggi ancora in Abruzzo per la campagna elettorale delle regionali del 10 febbraio.
Il vice premier Luigi Di Maio, insieme ad Alessandro Di Battista e al candidato presidente della Regione del Movimento 5 Stelle Sara Marcozzi, dopo gli incontri di ieri a Penne, Chieti e Teramo oggi impegnato ad Ortona e L’Aquila mentre il vice premier e leader della Lega Matteo Salvini, dopo esser stato ieri a Giulianova per sostenere il candidato presidente del centro destra Marco Marsilio, oggi a Campli, ha parlato anche di ricostruzione in Abruzzo e nelle zone limitrofe. Il candidato presidente Giovanni Legnini che in questi giorni sta incontrando i cittadini in giro per i 305 comuni abruzzesi questa mattina è stato protagonista di una lege per sensibilizzare ,soprattutto i giovani, al rispetto dell’ambiente che è tra le priorità del suo programma elettorale insieme al lavoro e alla crescita dell’Abruzzo.
Di Maio ad Ortona rispondendo alle dichiarazioni di Salvini ha detto: ‘Finché ci sarà il Movimento al Governo, la Tav non si farà. Ridimensionata? Il tema non è il ridimensionamento dell’opera: se diciamo queste cose, parliamo di una supercazzola. Per me valgono le priorità: in questo governo ce lo siamo detti chiaramente dall’inizio, ci sono cose su cui siamo d’accordo e altre no. Lavoriamo su quelle su cui siamo d’accordo, altrimenti devo concludere che si spinge su cose su cui non siamo d’accordo per creare tensioni nel governo? Io non lo consiglio. Con 20 miliardi in Italia si costruiscono 2500 scuole antisismiche, ci fai le nuove strade che servono a nord, centro e sud. Per quello che mi riguarda non conviene insistere su quello su cui non siamo d’accordo altrimenti devo convincermi che poi sta spingendo ancora su un tema su cui non siamo d’accordo perché si vogliono creare delle tensioni nel governo? lo non lo consiglio. Dobbiamo velocizzare i tempi dei cantieri con un decreto-legge che smantelli la parte del codice degli appalti che non funziona: concentriamoci sulle priorità”.
Così ha risposto ai giornalisti Luigi Di Maio ad Ortona sul voto sulla Diciotti: “Nella nostra storia non abbiamo votato per utilizzare immunità parlamentari. Questa è un po’ diversa da un’immunità ma per quanto mi riguarda mio riferimento sono i senatori della giunta che seguiranno tutto il procedimento. Poi decideremo. Io so bene che il voto arriverà tra qualche settimana, leggeremo le carte. Questa è diversa da un’immunità ma non per questo abbiamo già deciso”.
LA PROTESTA DEI LAVORATORI DEL PETROLIO – “Questa manifestazione dimostra che abbiamo fermato le trivellazioni petrolifere”. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio ad Ortona rispondendo ad una domanda sulle proteste di alcuni lavoratori del comparto a margine del suo tour elettorale. Le trivelle, ha proseguito Di Maio ”in questo paese mettono a rischio il nostro territorio e le bellezze naturali, le coste, ma è soprattutto una questione nazionale. In Italia la maggior parte del petrolio viene venduto in altri paesi, solo il 7% resta in Italia, cosa veramente irrisoria. Lo dico a questi lavoratori come agli operatori dei centri scommesse del gioco d’azzardo: non vi fate strumentalizzare dalle lobby, dalle multinazionali del petrolio’.
SALVINI NEL TERAMANO
Salvini , durante l’incontro svoltosi a Campli, ha sottolineato che “Non è possibile che a Teramo ci siano ancora 4mila persone fuori dalle abitazioni. L’imperativo è dare più poteri ai sindaci, per ricostruire, snellire, per accelerare. Ma sia ben chiaro prima vengono gli abruzzesi, prima vengono gli italiani e dopo vengono tutti gli altri paesi del mondo”.
Salvini, come il movimento 5 Stelle, è tornato sull’idea di un ‘Piano Marshall per l’economia’, spiegando che “Ci sono centinaia di cantieri fermi da troppi anni anche per colpa della burocrazia e quindi stiamo preparando un decreto per dimezzare i tempi per realizzare le opere, per aprire i cantieri, sistemare le strade, per finire quello che è cominciato 10-15 anni fa, perché significa lavoro, significa crescita, significa sviluppo. Molti soldi ci sono già, penso ai 7 miliardi di euro per le manutenzioni delle scuola di tutta Italia che altri non hanno saputo spendere e che noi spenderemo”.
Ad Atri, in vista dell’arrivo del vicepremier e ministro dell’Interno Mattero Salvini, si registra una protesta silenziosa. Alcuni cittadini hanno collocato a terra delle mani, in piazza Duomo, per ricordare i migranti in mare ed è stato sistemato un cartello sul quale è scritto: “Ministro, sentiti libero qui di esprimere con i tuoi elettori idee disumane di società”. Agenti di polizia hanno identificato tre cittadini e le mani sono state rimosse.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, sulla visita di oggi ad Atri del vice premier Salvini ha detto: “Oggi Salvini va a Atri per un comizio elettorale: ad accoglierlo nella piazza storica della città stamattina un’installazione artistica, mani che affogano nel selciato con un cartello: ‘Ministro, sentiti libero di esprimere, qui con i tuoi elettori, idee disumane di società. Qui, tra questa mani che affondano, silenti come coloro che, in mare, hanno la testa nell’acqua. Coraggioso è chi mette in gioco la propria vita, non chi gioca con quella degli altri’. Una protesta silenziosa e civile contro la demagogia razzista e xenofoba del segretario della Lega e la politica del governo verso migranti e Ong. Mentre le forze dell’ordine smantellano l’opera e identificano gli autori noi di Rifondazione Comunista ringraziamo i compagni artisti e attivisti che hanno realizzato questo intervento politico-artistico: Gianluigi Antonelli, Ilaria Fini, Marco Palermo, Caterina Anello, Giuseppe Forcella, Barbara Della Torre. Invitiamo tutti e tutte a diffondere queste foto. Alla demagogia razzista e xenofoba contrapponiamo la consapevolezza e il rispetto della vita umana. Mentre Salvini usa la disumanità per salire nei sondaggi ricordiamo a tutte e tutti che nel Mediterraneo sono esseri umani a affogare ogni giorno. Invitiamo antifascisti e antirazzisti e le forze politiche e sociali democratiche in tutte le città a imitare e riprodurre questa azione politico-artistica di protesta civile”.
IL GIULIANOVA: GIU’ LE MANI DALLA MAGLIA
“A Giglie di Capitano ne abbiamo solo uno e il suo nome è Federico Del Grosso. Sempre e solo Forza Giulianova”. E’ quanto si legge in un post su Facebook della squadra di calcio di Giulianova, che prende le distanze dalla scelta di Matteo Salvini di indossare ieri, a un comizio, la maglietta giallorossa. “Il Real Giulianova a nome del Presidente Luciano Bartolini, dei dirigenti e di tutti i suoi tesserati – si legge nel post – si dissocia da quanto accaduto nella giornata di ieri in occasione del comizio politico tenuto dal ministro Salvini nella Città di Giulianova. Occasione nella quale è stata fatta indossare, da politici locali, allo stesso Ministro, la maglia della nostra squadra del cuore. Premettendo che nulla abbiamo contro il ministro Salvini, ribadiamo con forza che non permettiamo a nessuno di strumentalizzare i nostri colori per fini politici. Le stesse persone che hanno ritenuto motivo di orgoglio far apparire la nostra maglia su tv e social non hanno mai sostenuto in alcun modo il calcio giuliese e ora vantano senso di appartenenza. I nostri colori e la nostra maglia hanno una storia gloriosa e un valore inestimabile per tutti i nostri tifosi e proprio per questo rivendichiamo il rispetto che non ci è stato dato. “La maglia è SACRA!!!”.