Il gup del Tribunale di Chieti ha rinviato a giudizio cinque persone per l’assegnazione di contributi per l’emergenza abitativa erogati dal Comune
Cinque persone finite sotto inchiesta per l’assegnazione di contributi per l’ emergenza abitativa erogati dal Comune di Chieti e per fatti che risalgono ai primi mesi del 2012 sono state rinviate a giudizio dal gup del Tribunale Alberto Iachini Bellisarii. Si tratta di Luciana Rapattoni, ex funzionaria apicale dell’ufficio politiche della casa del Comune, della figlia Brigitta Berghella, di Bruna Sacco, dipendente comunale addetta alla protocollazione informatica delle domande, di Adriano Sulpizio pure dipendente dell’ente e di Rita Marinelli, addetta all’istruttoria delle pratiche di richiesta del contributo di emergenza abitativa presso l’ufficio politiche della casa. Le accuse per tutti sono di abuso d’ufficio, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e soppressione, distruzione e occultamento di atti veri. Secondo l’accusa alterando un timbro di ingresso apposto dal Comune sulla richiesta di contributo per l’emergenza abitativa e i dati relativi al protocollo informatico del Comune, avrebbero retrodatato la richiesta di contributo presentata da Brigitta Berghella. La domanda venne presentata il 5 dicembre del 2011 mentre il termine per poter beneficiare del contributo era fissato al 21 ottobre. A Berghella venne erogato un contributo di 4.800 euro in violazione del regolamento approvato dal Consiglio comunale il 29 dicembre del 2010. La prima udienza del processo ci sarà il 5 settembre.