Il Buco in bilancio da 500 mila euro dell’Ente Manifestazioni Pescaresi causato dalle gestioni passate. La risposta del presidente De Ritis al M5S.
Sul buco da quasi 500 mila euro dell’Ente Manifestazioni Pescaresi arrivano le spiegazioni del presidente del cda Raffaele De Ritis che risponde alle accuse dei consiglieri comunali del M5S.Il presidente De Ritis ricorda che l’Ente è al centro di un piano di rilancio del Comune, uno dei tre soci insieme a Camera di Commercio e Fondazione PescarAbruzzo.
De Ritis afferma che “Sui debiti verso una banca, la Caripe, e i fornitori, sono stati causati dalle gestioni passate e che le pendenze sono in corso di soluzione. Il disavanzo patrimoniale chiuso a fine 2015 é di 184 mila euro, dopo l’accumulo di tagli pubblici sulle gestioni degli anni passati. La situazione pregressa era nota già con il bilancio 2014. In seguito, già all’indomani del nostro insediamento, sono state prodotte più relazioni ai soci e, nel dicembre 2015, è stata commissionata una relazione straordinaria al collegio dei revisori, giungendo fino all’attuale piano di rilancio. Molti dei debiti sono coperti da rateizzazioni.Ma a fronte dei debiti la gestione artistica ha un’economia virtuosa, con risorse in gran parte private. Con una rinnovata progettualità, la gestione artistica 2015 ha generato entrate del 6% superiori alle uscite. Tali entrate sono state superiori per l’11% rispetto al bilancio di previsione, e per il 40% superiori a quelle del 2014. Auditorium Flaiano e Teatro D’Annunzio, pur da noi gestiti tra mille difficoltà, continuano ad assicurare le esigenze della comunità tutto l’anno. Nell’estate 2016, dopo 64 anni, l’Ente Manifestazioni continuerà a garantire all’Abruzzo contenuti di esclusività mondiale, nella sola proposta in questa regione riconosciuta dal Mibact come festival multidisciplinare di importanza nazionale”.
I consiglieri pentastellati Enrica Sabatini, Erika Alessandrini e Massimiliano Di Pillo parlano, invece, di disastrosa situazione finanziaria ed hanno annunciato che porteranno il caso in commissione Vigilanza e si sono rivolti anche al difensore civico regionale .