Nuove nubi all’orizzonte per la Ex Blutec di Atessa: in attesa della decisione del tribunale del riesame di Torino sul dissequestro dei beni, a quello di Pescara sono giunte ben tre istanze di fallimento.
Una pare sia stata presentata dalla stessa Procura, le altre due da altrettanti fornitori che non avrebbero ricevuto alcun pagamento per i servizi resi. Siamo ancora nella fase embrionale, dagli uffici di cancelleria non viene fuori alcuna notizia in merito, ma se questo venisse confermato nei prossimi giorni, la conseguente procedura potrebbe portare ad un’inchiesta per bancarotta fraudolenta a carico del titolare Roberto Ginatta e dell’Amministratore Delegato Cosimo Di Cursi, con scenari ancora più drammatici, dell’attuale realtà, per i 230 lavoratori solo nello stabilimento della Val di Sangro. Si tratta, comunque, di un passaggio tecnico, rispetto ai procedimenti in corso, ed indirizzato al tribunale di Pescara per il semplice fatto che nel 2014 la Blutec Spa si è costituita proprio nell’ufficio di un noto commercialista nel capoluogo adriatico. Aspettano di ricevere notizie più dettagliate in merito i sindacati prima di prendere posizione, intanto la Fiom di Chieti ha chiesto un incontro urgente in Prefettura ed in Regione affinchè le istituzioni facciano il loro per mettere in sicurezza i livelli occupazionali. Sul fronte giudiziario, a distanza di poco più di un mese dall’arresto di Ginatta e Di Cursi, poi rimessi in libertà, perché accusati di non aver correttamente impiegato i 21 milioni dello Stato per il rilancio dello stabilimento di Termini Imerese, si attende la decisione del Tribunale del riesame di Torino sull’eventuale dissequestro dei beni, tra questi gli insediamenti produttivi al momento affidati ad un curatore che sta garantendo, quanto meno, l’ordinario svolgimento del lavoro ed il regolare pagamento degli stipendi. Se i giudici torinesi dovessero riaffidare gli stabilimenti a Ginatta e Di Cursi, dicono i sindacati, sarebbe un disastro, sullo sfondo Ingegneria Italia ed MA, i due acquirenti che prima di mettere nero su bianco attendono gli eventi, mentre in fabbrica si continua a lavorare assediati dalle preoccupazioni.