Ore decisive per la ex Blutec di Atessa che potrebbe essere acquisita dalla società M.A. Srl. Mentre proseguono le trattative oggi, dopo il quarto giorno di sciopero, i circa 200 lavoratori dello stabilimento hanno deciso di riprendere la produzione. Il 24 gennaio riunione al Mise.
L’acquisizione della Ingegneria Italia (ex Blutec) di Atessa è una notizia positiva ha commentato oggi il presidente vicario della Regione Abruzzo Giovanni Lolli il quale ha annunciato che vigilerà sull’esito della trattativa in corso. Intanto, questa mattina, 19 gennaio, i lavoratori hanno incrociato le braccia per il quarto giorno consecutivo dando vita ad una manifestazione di protesta indetta dal sindacato Usb per richiamare la solidarietà dell’intero comprensorio sui loro problemi. Al sit-in hanno partecipato anche i dipendenti di altre aziende della Val di Sangro. Il totale blocco produttivo alla ex Bluetec ha paralizzato l’attività della Sevel, la più grande fabbrica d’Abruzzo con circa 6mila dipendenti dove si produce il furgone modello Ducato.
Il presidente Lolli in una nota afferma che “La notizia che la M.A. srl ha comunicato relativamente all’acquisizione della Ingegneria Italia (ex Blutec) di Atessa è una buona notizia. Prima di tutto per i lavoratori che in questi giorni hanno protestato per le condizioni inaccettabili in cui sono stati costretti a lavorare, ma anche per l’intero settore automotive della Val di Sangro, a partire da Sevel di cui l’ex Blutec è un fornitore strategico.
Questo risultato è frutto innanzitutto dell’iniziativa dei lavoratori e dei sindacati. Le istituzioni, la Regione e i Comuni, hanno fatto la loro parte e tutti insieme oggi possiamo riconoscere che si sta aprendo un nuovo capitolo. Vigileremo sugli esiti concreti di queste aperture, consapevoli che il Sangro è il sistema industriale più importante dell’Abruzzo del centro Italia. Si tratta di una realtà integrata che merita un insieme di misure di politica industriale adeguate alla dimensione e alla qualità che le aziende presenti rappresentano”.
Oggi nuova assemblea dei lavoratori per decidere se proseguire la mobilitazione che è stata sospesa e quindi la produzione potrà riprendere regolarmente. Il 24 gennaio al Mise è prevista una riunione. Intanto, nel corso del sit-in, odierno i lavoratori hanno lanciato appelli alle Istituzioni.
Romeo Pasquarelli , dell’esecutivo regionale USB lavoro privato, e Paolo Sabatini, coordinatore nazionale USB lavoro privato, hanno detto che “Bisogna risolvere tutte le situazioni pregresse perché ci sono tante pendenze pregresse tipo versamenti del TFR o all’INPS che stiamo verificando che sono assenti e chi deve avere una prestazione sanitaria la deve pagare piuttosto che averla gratuita come previsto dal contratto”.
I circa 200 dipendenti ex Blutec avevano deciso in assemblea lo sciopero ad oltranza per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi e altre rivendicazioni sulle condizioni di lavoro e sul futuro dello stabilimento. Lamentano la mancanza di investimenti da parte della proprietà che, riferiscono i rappresentanti sindacali, non provvede neppure a riparare il tetto dal quale ci sono infiltrazioni di acqua piovana.
Il segretario regionale della Uilm Nicola Manzi afferma: “I lavoratori della ex Blutec hanno scioperato per mandare a casa una direzione aziendale inaffidabile che ha fatto danni allo stabilimento Sevel, ai 20.000 lavoratori ad essa collegata e all’economia abruzzese. Adesso dobbiamo vigilare affinché la cessione dello stabilimento si realizzi con la MA Srl per ridare serenità ai 200 dipendenti e alle loro famiglie.”.