Ex Cirsu: a Giulianova ordine del giorno per cercare di salvaguardare i 30 posti di lavoro.
Un ordine del giorno che verrà prima discusso -sempre nella giornata di domani- anche in Provincia alla presenza di sindacati e del consorzio stabile Ambiente dell’Aquila che gestiva gli impianti di Grasciano (Ex Cirsu) per la chiusura della procedura di licenziamento collettivo. Ricordiamo che gli impianti sono chiusi ormai da mesi dopo i vari controlli dell’Arta, e il CSA dovrebbe lasciare il posto il 1 ottobre alla Deco, la società aggiudicataria per la gestione dell’impianto grazie ad un progetto di rilancio concordato.
Franco Arboretti “Il Cittadino Governante”: “Abbiamo appreso che gli ultimi sviluppi del fallimento di Cirsu non prevedono la tutela del posto di lavoro per i trenta dipendenti del consorzio. Riteniamo necessario che i comuni interessati debbano impegnarsi a fondo, con ogni azione utile, per scongiurare questo drammatico esito per i lavoratori e le loro famiglie. È veramente deprecabile che una lungimirante idea del pubblico per la gestione dei rifiuti in grado di rispettare l’ambiente, di costare meno e di generare occupazione, si sia conclusa con un fallimento, quando ogni azienda privata in questo settore riesce ad essere fiorente. L’esito fallimentare, per scongiurare il quale ben poco hanno fatto le amministrazioni comunali coinvolte, ha fatto perdere ai sei comuni di Cirsu un patrimonio importante come il polo tecnologico di Grasciano e la titolarità della nuova discarica con conseguente aumento dei costi per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti del nostro Comune”.
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