Sono circa trenta i lavoratori dell’ex Cirsu, padri di famiglia e non solo, che stanno vivendo, ormai da tempo, settimane complicate perché gli strumenti di sostegno al reddito si stanno esaurendo.
Alcuni hanno già visto terminare gli ammortizzatori sociali, altri li perderanno entro la prossima settimana. I sindacati sono nuovamente tornati a denunciare la drammatica situazione chiedendo di creare un tavolo di confronto territoriale sulla vicenda, in attesa che i molteplici ricorsi, piovuti da una parte e dall’altra dopo il fallimento del Cirsu, facciano il loro corso.
Il tavolo avrebbe l’obiettivo perlomeno di provare ad allungare i tempi degli strumenti di sostegno ai lavoratori, i quali hanno già più volte chiesto quando sarà riattivato l’impianto, ora nelle mani della Deco SpA, e quanti operai verranno riassorbiti.
Una storia complessa quella del Cirsu, culminata dapprima con il fallimento del suo braccio operativo, la Sogesa, nel giugno del 2012, e di conseguenza con il fallimento del Consorzio stesso con sentenza a settembre del 2015. Successivamente, l’impianto, attraverso una gara ad evidenza pubblica, è stato affidato al CSA quando, anche in questo caso attraverso una gara ad evidenza pubblica, è stato ceduto alla società Deco spa.
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