Export in Abruzzo: Camere di Commercio protagoniste anche e soprattutto in vista della riforma costituzionale in caso di vittoria del Si.
Sul tema dell’internazionalizzazione, come del resto su quello del turismo, la riforma, infatti, prevede un disimpegno delle Regioni a vantaggio dello Stato Centrale che a sua volta delegherebbe gli enti camerali a svolgere un’importante attività di interfaccia con le aziende del territorio. Questo prevede anche qualche rinuncia, come quella dell’istituzione di sedi attive all’estero, ma non esclude la possibilità di avvalersi di aziende specializzate, come ha pensato di fare, con senso di lungimiranza, la Camera di Commercio di Pescara ed in particolare il Centro estero delle camere di commercio in Abruzzo, con il progetto “Proexport” dell’agenzia Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, con la quale é stato siglato un rapporto di stretta collaborazione anche per progetti futuri, in particolare uno relativo all’accompagnamento e al sostegno di un centinaio di aziende che vogliono aggredire mercati complessi e lontani:
“In questo senso – ci spiega il direttore del Centro estero della Camere di Commercio in Abruzzo Roberto Pierantoni – crediamo di essere innovativi in un settore, come quello dell’export, che sta già dando ottimi frutti.”
Ma com’é il quadro della situazione nella fotografia scattata dalla Promos?
“In Abruzzo c’é una grande dinamicità sotto l’aspetto della internazionalizzazione – ci spiega Maria Bisceglia della Promos – e con questo progetto non abbiamo fatto altro che consolidare il dato e dare la possibilità a tante altre aziende di affrontare senza paura l’attività oltre i confini nazionali. da questo punto di vista particolarmente efficienti si sono mostrate svariate aziende su settori merceologici specifici come l’agroalimentare. l’enologico, ma anche quello della strumentazione e del settore Costruzioni, su mercati che vanno dall’est Europa all’Asia.”