All’indomani dell’incontro nella sede di Confindustria a Mozzagrogna sul futuro della Faist di Lanciano l’assessore regionale alle attività produttive Mauro Febbo afferma che le decisioni sono state rinviate al prossimo 2 marzo e che la Regione è al lavoro per salvaguardare i posti di lavoro.
Nubi nere sul futuro occupazionale dei 16 dipendenti della fabbrica di sensori per le turbine delle auto che ha chiuso i battenti nel pieno della produzione e ha portato via i macchinari prima di spedire le lettere di licenziamento.
Nel corso dell’incontro a Mozzagrogna l’azienda ha confermato la volontà di chiudere lo stabilimento e cessare tutte le attività, così come annunciato lo scorso 4 febbraio. Le parti si incontreranno di nuovo il 2 marzo alle ore 15 e l’assessore Febbo è fiducioso che ci siano i margini per riaprire le trattative. Intanto a sostegno dei lavoratori si sono mobilitati i sindaci di Roccascalegna, Fossacesia, Altino, Bomba, Santa Maria Imbaro, Atessa e Villa Santa Maria.