Due anni e due mesi: e’ la condanna inflitta dal Tribunale monocratico di Pescara ad un noto gallerista del posto per avere riprodotto, contraffatto e posto in vendita alcune opere, denominate Frattali, di Michelangelo Pistoletto.
A giudizio dell’accusa, l’imputato avrebbe realizzato, autenticato e venduto circa un centinaio di Frattali, che furono sequestrati in varie regionali d’Italia nel periodo di tempo compreso tra il 2011 e il 2016. Tre opere sarebbero state rinvenute, nel 2016, anche nella galleria pescarese riconducibile all’imputato. L’artista aveva esposto i Frattali a Pescara, nella sua galleria , nel 2000. In seguito alla richiesta del gallerista, aveva realizzato un’altra quindicina di opere, autenticandole sul momento. Poi, pero’, a Pistoletto arrivarono segnalazioni di molte altre opere in circolazione, che, dopo alcune verifiche, risultarono false. Il gallerista e’ stato anche condannato al risarcimento dei danni in favore di Michelangelo Pistoletto.