Falso e truffa, interdetto primario ospedale di Chieti.
“Lezioni in numero registrato superiore a quelle reali”.
Un docente universitario della ”d’Annunzio” nonché primario di una Unità Operativa Complessa all’ospedale di Chieti è stato raggiunto da un provvedimento di interdizione perchè accusato di falso ideologico e truffa ai danni di un ente pubblico. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica di Chieti ed è stato eseguito dai militari della Compagnia di Chieti della Guardia di Finanza. Dall’attività di riscontro, circa l’effettiva presenza in servizio del professore è emerso che “nel 2019 avrebbe ripetutamente e falsamente comunicato, attraverso l’annotazione sul registro elettronico, un numero di lezioni ed attività di tutoraggio di gran lunga superiori a quelle che sono state verificate in base alle verifiche effettuate“.
Gli accertamenti sono stati eseguiti anche ascoltando numerosi studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, al fine di verificare le modalità in cui veniva effettuata l’attività didattica e la reale presenza del docente. Le indagini, secondo gli investigatori “hanno così permesso di appurare una netta differenza tra le ore certificate nel registro elettronico e quelle effettivamente somministrate“. L’inchiesta diretta dal procuratore della Repubblica di Chieti, Francesco Testa, e dal sostituto Giancarlo Ciani, è stata condotta attraverso attività tecniche ed acquisizioni documentali.