Anche quest’anno migliaia di persone sono arrivate a Fara Filiorum Petri per assistere all’antico rito dell’accensione della farchie, in onore di Sant’Antonio abate
Un’annata particolare, questa, perchè le farchie sono state incendiate in località Colle Selva, dove avvenne il miracolo di Sant’Antonio Abate, in occasione del 25esimo anno giubilare, e non nel piazzale antistante la chiesa intitolata al Santo che si trova vicino al cimitero del paese della provincia di Chieti.
Le farchie rievocano il miracolo che nel 1799 salvò il paese dall’invasione francese. L’apparizione di Sant’Antonio, nelle vesti di un generale, li fermò. Si narra che il Santo intimò alle truppe di non oltrepassare la selva. Al loro diniego trasformò gli alberi in immense fiamme che spaventarono i soldati e , da allora, quel miracoloso incendio viene simbolicamente ricreato con l’incendio delle Farchie, grossi fasci di canne legati ad arte, manualmente, con rami di salice rosso. Hanno una consistenza di circa 80 centimetri di diametro e circa 8 metri di lunghezza.
16 le farchie accese, insieme alle tre farchiette realizzate dai bambini delle scuole. Le operazioni per l’accensione sono partite ieri all’imbrunire, poco dopo le 17.
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