Febbo su centri di ricerca in Abruzzo: “i soldi ci sono ma non pagano gli stipendi”. Ricerca, Abruzzo Engineering ed Ara rischiano il default.
Il grido d’allarme del Presidente della Commissione Vigilanza in Regione Mauro Febbo sulla situazione di stallo, da quattro mesi ormai, per i lavoratori dei tre Centri di Ricerca che hanno avuto un finanziamento di un milione di euro stanziato lo scorso luglio dopo una serie d’incontri tra rappresentanti sindacali, dipendenti, lo stesso Febbo e gli assessori Pepe e Paolucci:
“Un atteggiamento assurdo ed incomprensibile quello assunto dalla Regione Abruzzo che, dopo aver approvato quest’estate uno specifico emendamento, tradotto in legge, promulgata e pubblicata sul Bura che stanzia 1 milione di euro per Crab, Cotir e Crivea, ancora non si procede all’erogazione di tale somma. E’ altrettanto incomprensibile – scrive ancora Febbo -il silenzio di questo esecutivo sul futuro dei tre Centri. Infatti il Crab, Cotir e Crivea sono ancora in attesa di una definizione della loro unificazione in una nuova struttura che dovrebbe essere quella di un unico Centro, ormai promesso da almeno 18 mesi. Dopo la fase di liquidazione accompagnata da proclami roboanti, che dura ormai da due anni, i tempi dovrebbero essere credo più che maturi per decidere quale iter intraprendere per dare un futuro certo alle maestranze. E’ improcrastinabile superare la fase di liquidazione altrimenti i Centri non potranno rispondere ai bandi per la ricerca della prossima programmazione 2014-2020. Anche i lavoratori dell’Ara si trovano nelle stesse condizioni: nella stessa legge furono inseriti e stanziati 640 Mila € che per un errore burocratico degli uffici non furono impegnati al 31.12.2015 e ora si rischia di far saltare l’intero comparto zootecnico ( 1800 aziende) . Come sono in attesa da tre mesi i dipendenti di Abruzzo Engineering che attendono da mesi soluzioni vere e definitive, non le promesse del Direttorio guidato dalla Direttore Gerardis che da mesi crea solo false illusioni. A tutto questo bisogna aggiungere – rimarca Febbo – il silenzio delle sigle sindacali soprattutto dell Cgil che prima invitavano i lavoratori a protestare finanche salendo sui tetti insieme a diversi sindaci ed amministratori PD quando il sottoscritto ricopriva il ruolo di assessore alle Politiche agricole. Oggi invece si registra un silenzio imbarazzante e mortificante. Trovate le risorse ora bisogna far seguire i fatti e concretizzare gli impegni. Pertanto – conclude Febbo – mi aspetto che gli uffici procedano immediatamente all’erogazione sia del milione attribuito ai tre centri come stabilimento sia dei 640 mila euro per l’Ara e le spettanze ai dipendenti di AE, altrimenti a dicembre ci sarà il default delle strutture che in questi anni sono state il fiore all’occhiello per l’agricoltura ed altri settori come la ricerca agro industriale e quella sperimentale”.