Fiaccolata per Jennifer a Pescara: non una di meno, lo slogan contro la violenza sulle donne ribadito nella manifestazione di questa sera per Jennifer Sterlecchini.
“Sono il fratello di Jennifer e oggi sono anche il fratello e l’amico di tutte le donne maltrattate o uccise da mani maschili. Sono un uomo che non si riconosce con i maschi violenti e assassini. Sono un uomo e dico basta: non una di meno”.
Queste le parole toccanti e più significative della fiaccolata di ieri sera a Pescara in memoria di Jennifer Sterlecchini, la giovane uccisa dal suo ex compagno lo scorso 2 dicembre, pronunciate dal fratello Jonathan davanti ad un migliaio di persone, ieri sera al termine del corteo partito dal Comune di Pescara e terminato in Piazza Salotto. All’evento, organizzato dal Centro antiviolenza Ananke, hanno voluto partecipare anche le autorità cittadine, una delegazione della Pescara Calcio, ma soprattutto tanti pescaresi ancora sotto choc per la tragedia e per l’ennesimo episodio di violenza inaudita ed ingiustificata nei confronti di una donna. Solo nel 2016 le vittime in Italia sono state 117, un numero impressionante, ancora di più se si pensa che nel 2015 le cose non sono andate meglio. Il fenomeno della violenza di genere, ed in particolare della violenza contro le donne é sempre più emergenza sociale in questo paese e il sacrificio della povera Jennifer ha svegliato le coscienze anche dell’intera comunità dell’area metropolitana che non aveva ancora vissuto sulla propria pelle questo dramma. La presidente dell’Associazione Ananke Rita Pellegrini, che nei giorni scorsi ha rilasciato una lunga intervista per la trasmissione “Incronaca” in onda martedì prossimo alle 21.30, ha ribadito che la violenza non é mai un fatto privato e che spesso i segnali non si riconoscono e ci si abitua al dolore. Ma é proprio questa mentalità che va abbattuta attraverso una capillare attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, femminile, affinchè non si sottovalutino mai eventuali situazioni a rischio , e maschile, affinchè si comprenda fino in fondo che ogni forma di violenza, sia verbale, psicologica che fisica, non rappresenta mai la soluzione ad ogni tipo di problema. Si é limitata ad un grazie di cuore alla città, la mamma di Jennifer Fabiola Bacci, mentre le sue amiche più care hanno ricordato di come era felice da quando era riuscita a concludere il suo rapporto con il suo aguzzino, Davide Troilo, e progettava un viaggio in Spagna. Tra gli interventi anche quello del sindaco di Pescara Marco Alessandrini che ha letto una poesia sulle donne della poetessa libanese Joumana Haddad e l’assessore comunale ai servizi sociali Antonella Allegrino che ha invitato i famigliari di Jennifer a raccontare il loro dolore agli studenti pescaresi, ed intanto poco lontano da questa piazza un’altra donna, una nigeriana mamma di 5 figli di cui uno di appena 18 mesi, si é presentata al Pronto Soccorso con il volto tumefatto e sanguinante dicendo di essere stata picchiata con una mazza da scopa dal marito.
Il servizio del Tg8:
height=315