Sabato 28 ottobre alle ore 21 al Teatro Cordova a Pescara è di scena il musical “Dal blues a noi”. Tutto il ricavato della serata sarà devoluto alla Lega Italiana Fibrosi Cistica Abruzzo e in parte anche alla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica
Lo spettacolo è tratto dall’omonimo libro di Simone Pavone, pubblicato nel 2013, che parla di un viaggio attraverso la musica del ‘900 e dei suoi protagonisti, dove la parola scritta si trasforma attraverso il linguaggio della musica, del canto, della danza e della recitazione.
Gli organizzatori in una nota scrivono: “Si entra con una donazione minima di 10 euro, con trattamenti speciali a bambini e disabili. Lo spettacolo ha l’obiettivo di sottolineare l’importanza dell’inclusione che, insieme ai diritti sociali, al rispetto e alla condivisione, sono gli aspetti principali che la musica moderna ha espresso nei suoi 120 anni di storia”.
Nella nota si legge: “Sul palco lo stesso Pavone nelle vesti di narratore (oltre che di musicista), che utilizza la formula dello “storyteller”, una lezione aperta sulla musica moderna e sulla sua importanza sociale e culturale. Un racconto didattico e divulgativo, dunque, che è animato e reso più colorato dai dialoghi di Pavone con Lara, un’adolescente che fa da contraltare al narratore, oltre che testimonial della musica della sua generazione.
I vari brani Blues, Jazz, Rock’n roll, Pop, Rock, Rap, hanno come sfondo le bellissime coreografie realizzate dalle ballerine di “Etoile” coordinate da Melania Ciafarone. L’ultima parte del musical è dedicata agli “Artisti diversamente geniali”, ovvero a quei personaggi che hanno scritto pagine fondamentali nella musica moderna non facendosi ostacolare dalle loro disabilità, diventando, oltre che pietre miliari nella cultura moderna, esempi per moltissimi. Stefania Orsini, tesoriere della lega italiana FC e volontaria Fondazione Ricerca FC: “Ringrazio Simone Pavone per questa bella iniziativa.
La fibrosi cistica è la malattia genetica grave più diffusa. Una persona su 25 è portatore sano cioè non è malato ma può trasmettere la malattia, e 1 su 2500 nasce malato. Per le cure la ricerca sta facendo grandi passi avanti. È una patologia multiorgano, che colpisce soprattutto l’apparato respiratorio e quello digerente. La malattia non danneggia in alcun modo le capacità intellettive e non si manifesta sull’aspetto fisico, per questo viene definita la “malattia invisibile”. In Abruzzo il centro assistenziale si trova ad Atri, presso l’ospedale San liberatore, al quale fanno capo circa 140 giovani pazienti, ma alcuni vanno anche fuori regione per le cure. Per supportare il Centro Abruzzese Fibrosi Cistica fino alla fine di ottobre, con una donazione di 10 euro, si può anche acquistare un vasetto di ciclamini presso la Farmacia Zenobii a Pescara”.