Fiera Epifania L’Aquila, Prosperococco: “Il mercato sempre in centro”

Dopo la Fiera dell’Epifania a L’Aquila si aprono le riflessioni sul mercato di Piazza Duomo: sempre in centro non solo per eventi isolati

A parlare è Massimo Prosperococco, membro del Senato Accademico Univaq, e presidente del Coordinamento delle associazioni dei disabili, il quale afferma che «Serve una politica seria, una visione di lungo periodo che sappia coniugare la memoria storica con la necessità di riportare la vita quotidiana nel cuore dell’Aquila».

 «Fino a quando – spiega – non ci sarà una reale volontà di costruire una comunità viva, presente e proiettata al futuro, Piazza Duomo rimarrà un luogo vuoto, e il centro storico, un deserto urbano che nessun evento isolato potrà mai rianimare».

La riflessione di Prosperococco parte dalla piazza, buon segnale il ritorno ma non basta un giorno in un evento isolato.

« Il mercato che risale al 1303 è stato cancellato dal terremoto – prosegue Prosperococco – e poi è stato lasciato morire da una politica cieca e da una imprenditoria incapace di valorizzare il cuore della città. Il mercato si spostava per il corso il 5 gennaio e in piazza rimanevano solo i banchi della frutta. Ignorare questa tradizione è grave.Prima la fiera toccava le 750 bancarelle, oggi sono 253, altro che evento di rilevanza internazionale. Non avere il mercato quotidiano in piazza fa sì che il centro sia abbandonato, i residenti diminuiscano e negozi storici chiudano. Al loro posto ci sono solo locali di cibo e bevande. Ma è davvero questa la visione di futuro per L’Aquila?».