Procedura in autotutela della Direzione Generale Spettacolo del Mibact che ha pubblicato, oggi, sul proprio sito, il decreto di revoca dei fondi alla Baltimore Production e alla Btmore Produzioni.
Della vicenda se ne era occupata la trasmissione di “Incronaca”, destando anche un certo scalpore nel mondo dello spettacolo in Abruzzo ed anche nei confronti di alcuni parlamentari. L’assegnazione di due distinti contributi di 135.136,37 euro ciascuno, alla Btmore Produzioni e alla Baltimore Production, nell’ambito di misure di sostegno economico per famiglie, lavoratori ed imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid 19, per una sala del Cinema Teatro Massimo ed il Teatro S.Andrea di Pescara, aveva fatto storcere il naso a numerosi operatori, oltre che alla Fondazione PescarAbruzzo, proprietaria delle strutture in questione, perché sia la Btmore Produzioni che la Baltimore Production non avevano competenza diretta nella gestione delle sale sovraccitate. Dall’inchiesta svolta da “Incronaca” era emersa in modo evidente l’anomalia di tale richiesta, anomalia, tra l’altro, già segnalata al Ministero dalla Fondazione PescarAbruzzo. Già lo scorso 26 novembre la Direzione Generale Spettacolo aveva disposto la revoca dell’assegnazione dei due contributi di oltre 135 mila euro ciascuno, ed il 3 dicembre, lo stesso giorno in cui è andata in onda la puntata di “Incronaca” , il legale della Baltimore Production aveva presentato istanza di opposizione alla revoca. Due giorni dopo, però, il 5 dicembre, come si legge nello stesso decreto di revoca pubblicato oggi sul sito del Mibact, è giunta la comunicazione di rinuncia a quanto richiesto con la nota di opposizione alla comunicazione di revoca, inviata da Baltimore Production.
“Ritenuto di dover procedere all’annullamento in autotutela – si legge nel Decreto – ai sensi dell’art. 21-nonies, della Legge
n. 241/1990, del citato decreto del Direttore generale 20 novembre 2020, rep. 2007, concernente l’assegnazione dei contributi per l’Esercizio teatrale anno 2020 di cui al D.M. 10 luglio 2020, rep. 313, al D.M. 17 agosto, rep. 407 e all’articolo 1, comma 2, e articolo 3 del D.M. 16 ottobre 2020 rep. 467, adottati ai sensi dell’articolo 89, decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, nella parte in cui è stato assegnato il contributo di euro 135.136,37= (centotrentacinquemilacentotrentasei/37) in favore di ciascuno dei seguenti organismi: 1. Associazione Culturale Btmore Produzioni di Chieti e 2. Baltimore Production s.r.l.s. di Spoltore (PE), con conseguente revoca dei contributi stessi, concessi sul cap. 6674 del Bilancio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, es. fin. 2020, in favore dei predetti organismi…”
Si dispone, all’Articolo 1, l’annullamento in autotutela del decreto del 20 novembre scorso, in cui venivano assegnati i fondi. All’Articolo 2, la disposizione di revoca dei fondi stessi e all’Articolo 3, la pubblicazione sul sito del decreto che vale come notifica ai sensi di legge nei confronti dei soggetti interessati. Contestualmente si ricorda la possibilità di presentare ricorso, entro 60 giorni, al Tar del Lazio e si comunica che La somma complessiva di € 270.272,74. va conteggiata in economia, ovvero resta in tasca al Ministero. Decreto firmato dal Direttore Generale Onofrio Cutaia.
Secondo la tempistica indicata sul Decreto, la rubrica di Rete8 “Incronaca” non ha certo il merito principale per questo enorme risparmio di denaro pubblico, e dunque di denaro di noi tutti contribuenti, che altrimenti sarebbe stato erogato in modo tutt’altro che trasparente. Tuttavia è stato giornalisticamente doveroso portare alla luce questa vicenda, in una fase storica così drammatica e travagliata anche sotto il profilo economico in molti settori, tra i primi quello dello spettacolo e di tutti coloro che operano all’interno di esso, con la speranza che tutte le Istituzioni, da Roma a L’Aquila e nei vari comuni, possano individuare percorsi più efficaci a sostegno di idee e progetti realmente meritevoli.