Elena Mastrocinque , ultima discendente della famiglia D’Avalos, oggi compie 105 anni. Riceve una targa dal sindaco Luisa Russo entrando di fatto nella particolare categoria dei Supercentenari.
La longeva nonnina è nata a Napoli il 26 gennaio del 1917 da Giuseppe Mastrocinque (Napoli 1885), oculista/colonnello medico (nella foto in basso) e da Maria Gelardi (1887). Vive ormai da molti anni a Francavilla e nel 2021 è stata una delle protagoniste del film documentario di Gabriele Salvatores “Tutti a casa”.
Il padre fu colonnello medico oculista, e curò Gabriele D’Annunzio che era stato ferito a un occhio e il Vate, in segno di gratitudine, gli scrisse una dedica ( nella foto in basso), che viene tutt’ora conservata in originale a Napoli dal fratello magistrato di Elena .
I Mastrocinque, importante famiglia nobile fin dal 1453, assursero nel 1503, ai fasti dei tempi in occasione del matrimonio tra Ferdinando Mastrocinque con Caterina D’Avalos dei marchesi di Pescara e Vasto.
Elena Mastrocinque, dopo la laurea in lettere e filosofia ( reperto storico conferito da Vittorio Emanuele III, Re d’Italia e d’Albania, Imperatore d’Etiopia) sposa Renato Tarallo ( Napoli 1913-1991) anch’egli appartenente alla nobile famiglia dei Conti D’Ortemburgo Patrizi di Ravello.
Ha trascorso molti anni a Napoli e per un periodo, ha ospitato la nipote, Sylva Koscina, allora studentessa universitaria, poi divenuta star del cinema internazionale.
In quegli anni si è distinto nella cinematografia un altro Mastrocinque, il famoso regista Camillo che, nella sua carriera, diresse molti dei numerosi attori brillanti italiani quali, Renato Rascel, Totò, Peppino de Filippo, Alberto Sordi, Nino Manfredi, Ugo Tognazzi, Valter Chiari e molti altri personaggi dell’epoca.
Da oltre 17 anni Elena Mastrocinque ha preso la residenza in Abruzzo e vive a Francavilla al Mare dove trascorre le giornate tra letture, studi e tante parole incrociate. E’ amorevolmente accudita dal figlio, dottor Bruno Tarallo, regista cinematografico, già Direttore dell’Ufficio Imposte e del Registro di Castel di Sangro (nella foto in basso insieme alla madre).
Quest’ultimo durante la prima ondata della pandemia del 2020, ha ritratto la madre in un video nel quale lei racconta la sua esperienza durante l’emergenza Covid, il suo strano modo di alimentarsi ( mangia pasta due volte al giorno, solo pietanze rigorosamente fritte e soffritte, beve acqua ghiacciata, due bicchieri di vino rosso e dolci), narra delle sue esperienze durante le due guerre mondiali, della perdita di due abitazioni e quella di due pianoforti a coda sotto i bombardamenti.
Nel video racconta altresì delle difficoltà di poter trovare cibo durante la guerra (arrivando perfino a mangiare bucce di patate ed altri residui alimentari, e ricorda, in particolare, di quando suo padre, colonnello medico oculista, durante la prima guerra mondiale, curò tra i feriti Gabriele D’Annunzio ferito ad un occhio.
Questo particolare video, nel 2020, ha ottenuto sui social e su You Tube oltre 6 milioni di visualizzazioni. E’ stato notato dal regista Gabriele Salvatores che lo ha inserito nel suo film/documentario ” Fuori era primavera” che dopo la premiazione al festival di Roma è stato trasmesso dalla Rai in prima serata.
Anche gli altri video realizzati in seguito sono stati visualizzati da molte miglia di persone. Bruno Tarallo afferma che non poteva non sfruttare questa inattesa capacità comunicativa della propria genitrice e ha deciso pertanto di inserirla nel prologo suo nuovo film che uscirà nel 2022.