Devono rispondere della accuse di furto aggravato, ricettazione e possesso di strumenti da scasso i due giovani, rintracciati ed arrestati ieri mattina dai carabinieri per i furti compiuti a Lucoli. Irreperibile il terzo
I militari della stazione di Lucoli, dopo alcuni furti nelle abitazioni del comune della provincia dell’Aquila, avvenuti agli inizi di settembre, sono riusciti a rintracciare e ad arrestare due dei tre componenti della banda. Per rubare in due entravano nelle case mentre il terzo complice rimaneva all’esterno a fare da “palo”.
Ieri mattina a Tagliacozzo è stato arrestato un 30enne italiano che è stato recluso nel carcere di Avezzano. Il giovane è accusato anche di aver fornito false generalità, nella fuga dopo uno dei furti a Lucoli, durante un controllo dei carabinieri di Ascoli Piceno. Un 23enne residente fuori regione, anche lui italiano, è stato rintracciato invece nel carcere di Frosinone, dove era già detenuto per un’altra vicenda. E’ ricercato attivamente il terzo complice, un 28enne, fratello di uno degli arrestati.
I carabinieri, dopo aver svolto sopralluoghi e ascoltato le testimonianze, hanno visionato i sistemi di videosorveglianza, sia pubblici che privati, e sono riusciti a dare un volto ai ladri.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica dell’Aquila, hanno permesso di risalire all’identità dei tre e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale ha disposto alla misura cautelare della custodia in carcere.
Nel corso delle indagini è stata recuperata una parte della refurtiva, ossia gioielli ed alcuni orologi di pregio, riconosciuti come propri da una delle vittime.