Un grande polverone svanito grazie al buon senso delle parti nella vicenda dei gatti di Via del Baluardo a Teramo, concentrati tra le mura dell’ex ospedale psichiatrico femminile.
Da una parte una certa ed inspiegabile suscettibilità da parte di chi, chissà poi perché, temeva che la legittima protesta degli animalisti potesse mettere in pericolo il sacrosanto progetto di riqualificazione della storica struttura, con un finanziamento già assegnato di 35 milioni di euro; dall’altra la dura presa di posizione di chi a quei gatti ha dedicato tempo e denaro e si è visto, da un giorno all’altro, impossibilitato a poter svolgere la sua attività. L’apice dello scontro a seguito di un servizio del nostro corrispondente Federico Di Luigi che, in risposta a chi continuava a sostenere che tra quelle mura non c’erano gatti e che quindi le opere di messa in sicurezza con tanto di copertura di tutti, anche i più piccoli pertugi, non costituivano nessuna particolare ostruzione per qualsiasi animale, ha dimostrato, svolgendo il suo semplice lavoro, che i gatti, invece, lì dentro ci sono e che in quelle condizioni non possono accedere ad alcuna fonte di alimentazione. Da qui, grazie anche alla tenacia di numerose associazioni animaliste, la decisione di aprire finalmente le porte e consentire ad autorità, organi di stampa e volontari, di fare un sopralluogo. Il tutto nel pomeriggio di venerdì, alla presenza, tra l’altro delle telecamere di “In Cronaca”, che sulla vicenda, dedicherà l’ultima puntata della terza stagione in onda giovedì prossimo alle 22.30. Sul posto anche rappresentanti di associazioni provenienti da tutta Italia, Modena, Senigallia, Ancona, Pescara, allertati dai nostri articoli sul sito di Rete8, i Vigili del Fuoco a garantire la massima sicurezza, Polizia Municipale, Digos, carabinieri, ma soprattutto l’assessore comunale Valdo Di Bonaventura ed il rettore dell’Università di Teramo, Dino Mastrocola, ente che beneficerà della struttura appena verrà riqualificata. Ovviamente, visto il trambusto, i gatti all’interno dell’ex manicomio non si sono palesati in massa, ma la presenza di numerose deiezioni feline hanno dato l’ennesima prova che quanto sostenevano gli animalisti era vero. Si sono registrati anche momenti di tensione, ma alla fine ha prevalso il buon senso, grazie all’accordo tra istituzioni ed associazioni in base al quale, già nei prossimi giorni, sarà consentito a due enti di volontariato indicati dal Comune, di entrare almeno una volta al giorno, nella struttura per dare da mangiare ai gatti allo scopo di individuare l’intera colonia, catturarla e dirottarla in un altro sito più idoneo.