L’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo esprime solidarietà alla collega Anja Cantagalli alla quale questa mattina, mentre realizzava un servizio per Cityrumors dinanzi alla Asl di Teramo, un personaggio munito di un megafono le ha strappato di mano il telefono cellulare gettandolo a terra
Si tratta, si legge in una nota, di un brutto episodio di intolleranza e di violenza nei confronti della giornalista, ma rappresenta anche un attacco al diritto all’informazione. I giornalisti svolgono un ruolo cruciale fornendo informazioni fondamentali per il dibattito pubblico.
Ormai non bastano più parole di condanna, si tratta invece di mettere in atto azioni concrete per proteggere i giornalisti e per garantire loro che possano continuare a svolgere il loro lavoro in sicurezza.
E’ auspicabile, conclude la nota, che le autorità accertino le identità degli aggressori per metterli in condizione di risponderne dinanzi alle autorità competenti.
Il comunicato del Sindacato dei Giornalisti abruzzesi
Il Sindacato dei Giornalisti Abruzzesi esprime solidarietà e vicinanza alla collega di Cityrumors, Anja Cantagalli per l’episodio inqualificabile di cui è stata vittima dinanzi alla sede della Asl di Teramo mentre era impegnata nella realizzazione di un servizio per la testata web.
Un uomo munito di megafono le ha strappato dalle mani lo smartphone per impedirle di riprendere la protesta che stava inscenando. La collega, dopo aver richiamato l’attenzione della Polizia, ha ritrovato il cellulare a terra subendo anche l’accusa di essere stata lei a buttarlo per “ricomprarne uno nuovo”.
Ad Anja, che sporgerà denuncia nei confronti dell’aggressore individuato, va la vicinanza del Sindacato Giornalisti Abruzzesi. Quanto accaduto è l’ennesima riprova di un sentimento strisciante di insofferenza verso la libera informazione, per di più nei confronti di una donna e stimata professionista e nella giornata simbolica dell’8 marzo. Un clima di fastidio, quello che si respira intorno al mondo informazione, che sfocia nella violenza più becera e inaccettabile.
Il Sindacato giornalisti abruzzesi, sarà al fianco della collega Anja Cantagalli in tutti i passi che vorrà intraprendere, perché non accadano mai più episodi che vedano cronisti o operatori dell’informazione al servizio dei cittadini, come obiettivi da poter colpire in maniera meschina e vile come successo in mattinata.
La nota di Fabio Benintendi della Cisl Teramo
Negli stessi momenti in cui eravamo a Roseto per festeggiare l’8 marzo, con l’installazione di una panchina rossa fortemente voluta dai nostri colleghi della federazione dei pensionati, a Teramo si verificava un disgustoso e grave episodio nei confronti di una giornalista.
Purtroppo c’è ancora tanto da fare nella nostra società; esprimiamo tutta la nostra stima e solidarietà ad Anja Cantagalli prendendo a prestito le parole riportate sulla targa collocata sulla panchina rossa di Roseto: l’8 marzo si celebrano il valore, la forza, la determinazione delle donne per una società più coesa….abbiamo ancora tanto da imparare!
La nota del deputato PD Luciano D’Alfonso
Esprimo tutta la mia solidarietà alla giornalista Anja Cantagalli di Cityrumors, aggredita da un gruppo di persone politicamente avverse che tentavano di disturbare la mia iniziativa. Questi i fatti: come da me preannunciato sin da ieri su Facebook e alle testate giornalistiche, stamattina mi sono recato davanti alla sede della ASL a Teramo, per fare dieci domande alla persona giuridica del direttore generale dell’azienda sanitaria, a salvaguardia della libertà degli operatori della sanità e del diritto alla salute, da mettere al riparo dalle prepotenze
della Regione in scadenza. Durante questa mia iniziativa, un gruppo di contestatori – chiaramente organizzato con clacson e trombette – ha cominciato a rumoreggiare a pochi metri di distanza. Anja Cantagalli si è avvicinata per riprenderli con il proprio cellulare, e qui è
scattata l’aggressione: le hanno strappato il telefono dalle mani e non intendevano riconsegnarglielo. La giornalista ha dovuto chiamare la polizia per farsi ridare lo strumento di lavoro, che i contestatori hanno gettato per terra schernendola con la frase: “Sei stata tu a buttarlo, volevi ricomprartene uno nuovo”.
Rinnovo tutta la mia solidarietà ad Anja Cantagalli e mi metto a suadisposizione per eventuali testimonianze mirate alla ricostruzione della verità, al contempo esprimo la più totale riprovazione per questo atto violento e intimidatorio ai danni di una operatrice dell’informazione, riprovazione che si estende anche ai mandanti di questo gruppo di contestatori. Le contestazioni sono legittime ma non devono mai sfociare in atti di violenza, a maggior ragione nei confronti di una donna proprio nella giornata dell’8 marzo.