Dati impressionanti quelli che emergono in occasione della Giornata Nazionale Sfratti Zero celebrata con un presidio stamane a Pescara di Unione Inquilini e Rifondazione Comunista.
Nel 2017 in Abruzzo si è registrato un +80% di provvedimenti di sfratto; +82% di richieste d’esecuzione e l’11,7% in più, sempre rispetto all’anno precedente, di sfratti eseguiti (ben 783 per l’esattezza). Solo nella Provincia di Pescara gli sfratti nel 2017 sono cresciuti del 160% e le richieste di esecuzione il 388% in più rispetto all’anno precedente. Numeri da capogiro che devono in qualche modo far riflettere non solo l’opinione pubblica ma soprattutto le Istituzioni chiamate ad affrontare la problematica in modo serio e concreto:
“Quella dell’emergenza abitativa – ha ricordato Walter Rapattoni della segreteria nazionale di Unione Inquilini – deve diventare uno dei punti fermi dell’agenda politica in questo Paese ed in particolare in questa Regione. Noi abbiamo avanzato già da tempo alcune proposte concrete e fattibili: intanto la dismissione degli immobili militari in disuso, solo quelli, in Italia, risolverebbero i problemi per oltre un milione di sfrattati: sul problema delle case popolari abbiamo proposto le cooperative di autorecupero, gruppi di residenti con competenze specifiche che ristrutturano in proprio scalando il dovuto dagli affitti e poi i sindaci dovrebbero avere l’autorità di requisire i tanti appartamenti vuoti per metterli a disposizione di chi ne ha bisogno”.
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