Gite scolastiche: i controlli dei prof sugli autobus, in base alle ultime disposizioni del Miur a tutela degli studenti.
Sicurezza del mezzo, affidabilità dell’autista, regolarità della documentazione per viaggiare. Nella prima circolare del Ministero tutto sembrava essere in capo alle responsabilità dei docenti al seguito delle classi in gita, le successive modifiche hanno chiarito questo aspetto e la vicenda dei giorni scorsi con l’intervento della Polizia Stradale su un pullman in partenza dal Liceo Scientifico “Da Vinci” per la Grecia testimonia la giusta applicazione, come spiega il Dirigente Scolastico Giuliano Bocchia:
“E’ la stessa scuola che ha chiesto l’intervento della Polizia Stradale per le dovute verifiche – dichiara Bocchia – una volta individuato il problema relativo alla mancanza di autorizzazione dell’autista a viaggiare all’estero, la ditta ha prontamente disposto la sua sostituzione, unico disagio la partenza in ritardo rispetto alla tabella di marcia.”
Dunque nessun docente costretto a travestirsi da poliziotto o agente di viaggio?
“Nessun disagio o responsabilità in più per i docenti – spiega ancora Bocchia – diciamo che rispetto all’ordinanza originale non é più il professore a dover controllare la pressione delle gomme o intervenire, ad esempio, se l’autista alza il gomito. E’ necessario soltanto avere un pizzico di attenzione in più e nel caso venga rilevato un problema si chiede l’immediato intervento delle autorità competenti.”
Quello della gita scolastica, dunque, resta una prerogativa importante dell’offerta formativa dell’Istituto Scolastico che deve essere seguita con estrema professionalità:
height=315“Molto dipende chiaramente dalla serietà dell’Istituto – precisa ancora il Preside del “Da Vinci” – noi che lo facciamo da anni abbiamo acquisito la giusta esperienza ed i nostri stessi docenti svolgono a titolo volontario un’attività estremamente stimolante ed utile per gli stessi ragazzi. Per quanto concerne i mezzi di trasporto indiciamo un bando al quale rispondono da tutta Italia e noi valutiamo rispetto all’offerta economica e alle garanzie che ci vengono assicurate.”