Si fanno sempre più flebili le speranze di ritrovare in vita il piccolo Mohamed, marocchino, 15 anni ancora da compiere, che ieri, insieme a un coetaneo, si è allontanato in acqua su un materassino a Giulianova.
Mentre l’amico è riuscito a tornare a riva, nonostante il mare forza 3, di lui si sono perse le tracce. Ricerche ancora in corso con l’ausilio di motovedette, gommoni moto d’acqua, un elicottero della Guardia costiera, i vigili del fuoco con i sommozzatori e le squadre speciali Opsa della Croce Rossa. Nel quadrato di acqua compreso tra gli chalet Marilù e Arlecchino, a lambire la scogliera di rinforzo del molo nord del porto di Giulianova.
Il sospetto dei soccorritori, è che possa trovarsi intrappolato dai cubi di cemento e pietre. Oppure, per il gioco delle correnti, molto forti e quasi contrapposte in quel punto, oltre l’imboccatura del porto. Durante le ricerche è stato trovato un costume che, a detta dell’amico, potrebbe essere quello indossato dal coetaneo disperso. La Guardia costiera di Giulianova ha avviato delle indagini per verificare quando sia stato dato l’allarme e perché i ragazzi si siano avventurati in mare nonostante le condizioni proibitive.
La madre del ragazzino, 15 anni ancora da compiere, da ieri segue in zona le ricerche in mare, assistita dal personale dell’Ufficio marittimo di Giulianova, dove questa mattina si è recato anche il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, per esprimergli la vicinanza della comunità teramana.
Mohamed, studente di scuola media, vive da qualche anno a Teramo con la madre. Frequenta la sede del club organizzato di tifosi del Teramo Calcio, il Club Teramo 1913 ‘Spartaco Piotto’, che in segno di solidarietà verso la famiglia ha per il momento chiuso la sede e annullato la cena sociale in programma domani sera.
Il 15enne marocchino e l’amico avevano raggiunto Giulianova Lido, come spesso facevano, in autobus e si erano sistemati nella zona attorno allo chalet Malibù.