Il Presidente di Fnsi Giuseppe Giulietti nei giorni scorsi a Pescara per partecipare ad un convegno su giornalisti e giornalismi sotto attacco ed il dilagare di notizie false e manipolate.
“Tra il Dire e il Fake” questo il titolo del convegno organizzato dal Sindacato Giornalisti, in collaborazione con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana e Ordine dei giornalisti, e andato in scena nei giorni scorsi alla sala consiliare del Comune di Pescara. Un’occasione per parlare di giornalisti e giornalismi sotto attacco, tra intimidazioni del potere e dilagare delle notizie false e manipolate. La risposta è nella libertà e nel rispetto dei doveri deontologici: per questo c’è bisogno di una categoria unita e consapevole, che sappia difendere i propri spazi di autonomia, come ha tenuto a precisare il presidente FNSI Giuseppe Giulietti, intervenuto insieme al segretario del sindacato giornalisti d’Abruzzo Ezio Cerasi, al presidente dell’Ordine Stefano Pallotta:
“Il problema delle Fake News è quasi da considerare secondario rispetto all’unico vero problema dell’informazione oggi nel nostro Paese – ha sottolineato Giulietti – queste fanno parte di un sistema di delegittimazione del nostro ruolo, perché usate in parte per giustificare azioni folli come la proposta di abrogare l’Ordine dei Giornalisti, ed in parte per manipolare la realtà a proprio piacimento. Sono anni che proponiamo una riforma totale dell’albo – prosegue Giulietti – ma quando cominciamo a pronunciare temi delicati come quelli dell’auto controllo, ad esempio, o dello stop alle querele temerarie, tutto viene congelato come se priorità di un certo sistema di potere resta sempre quella di avere comunque e sempre un’ ultima parola, arrogandosi il diritto, attraverso la proposta di abrogazione o peggio ancora la chiusura dei rubinetti per quel che riguarda i finanziamenti pubblici agli organi d’informazione e alle emittenti private, di determinare i criteri dell’informazione che invece devono essere invece stabiliti da chi opera nel settore svolgendo in piena coscienza il proprio lavoro e rischiando, purtroppo, spesso anche la vita”.
IL SERVIZIO DEL TG8:
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